35 milioni per il Parco del Polcevera sotto il ponte di Genova
Con il comunicato stampa del 4 maggio 2021, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili annuncia l’approvazione di un emendamento al decreto-legge Sostegni. Saranno destinati 35 milioni di euro al Comune di Genova per rigenerare e riqualificare l’area urbana sotto il ponte di Genova. Così, il percorso iniziato il 28 giugno 2019, data indelebile del crollo del ponte Morandi, potrebbe essere terminato con la realizzazione del Parco del Polcevera. Il sindaco di Genova ha già chiesto di utilizzare le risorse per realizzare il progetto del parco ideato dall’archistar Stefano Boeri.
Il Parco del Polcevera
Tutti volevano dare il proprio contributo per la rinascita della città di Genova, dopo quel tragico 28 giugno. I geni dell’architettura e dell’ingegneria hanno dato il loro impegno con idee ed opere sia per la realizzazione del nuovo ponte, sia per la zona del Polcevera. Se l’archistar Renzo Piano si è occupato della progettazione del viadotto, a Stefano Boeri il compito di ideare il Parco sottostante. Lo scopo è quello di ricostruire la zona non solo dal punto di vista architettonico e urbano, ma soprattutto dal punto di vista sociale.
Il progetto urbano, denominato “Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso” è il progetto ideato da Stefano Boeri, un sistema di parchi dalle diverse ecologie. La struttura principale del parco è il Cerchio Rosso, una struttura in acciaio dal diametro di 500 metri che ospiterà una pista ciclo-pedonale lunga più di 1 chilometro. All’interno del Cerchio Rosso si incrociano altri percorsi ciclo pedonali, corsie di smart mobility e zone di parcheggio intelligenti.
Tra verde e cultura
Il percorso si conclude in una Torre del Vento dell’altezza di 120 metri. È chiamata così poiché ospita un sistema di turbine eoliche e funge da sistema energetico per la zona circostante. La firma dell’archistar Stefano Boeri la si vede per questo insieme di fonti di energia rinnovabile e, soprattutto, per la presenza insistente di verde. Infatti, il Parco del Polcevera sarà sede di un’enorme varietà di piante mediterranee. 43 alberi, al centro del Parco, formeranno Genova nel Bosco, concepita da Luca Vitone, dedicata alla memoria del ponte crollato.
Il parco presenta una struttura a fasce parallele e ogni striscia rappresenta una tipologia differente di sistema botanico. All’interno del parco si potranno svolgere diverse attività come sport, attività creative e ludiche, interagire con gli animali grazie alle aree dedicate. Tutte le aree verdi e le piazze saranno realizzate in modo da assorbire l’acqua piovana e le acque di scolo, con l’acqua in eccedenza che verrà stoccata e destinata ad altri usi come l’irrigazione. Gli alberi avranno lo scopo di ricordare i personaggi pubblici del passato. Ad ogni albero sarà dedicato un personaggio ligure, come Montale, Villaggio, Scanavino, che si sono contraddistinti per l’impegno culturale e sociale.
Il via libera
E con il comunicato emanato dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili arriva l’ufficialità: saranno destinati 35 milioni al Comune di Genova. La somma fa riferimento ad una parte degli 88 milioni che sono avanzati dalla contabilità della struttura commissariale per la ricostruzione del nuovo ponte. I fondi sono destinati alla riqualificazione urbana dell’area sottostante il nuovo ponte e per la realizzazione del Parco di Stefano Boeri che lo stesso Marco Bucci, sindaco e commissario, ne aveva chiesto il conseguimento. Le risorse, fortemente volute dalla Lega, sono state liberate con l’approvazione dell’emendamento.
Il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha così commentato “si tratta di una decisione fortemente sostenuta dal governo per testimoniare la particolare vicinanza alla città ferita dal tragico evento dell’agosto 2018”. Ha poi espresso l’orgoglio della decisione ribadendo l’importanza sociale definendola come “un passo importante per ristabilire la connettività di quell’area con il resto della città e dare a Genova e ai suoi cittadini la possibilità di usufruire di nuovi spazi riqualificati, destinati all’innovazione e alla socialità”.