Architettura

5 edifici esemplari di architettura moderna che devi assolutamente conoscere

Quando sentiamo parlare di edifici moderni la nostra mente scava nei nostri più reconditi ricordi o impressioni e associa delle immagini di case super vetrate, magari con pareti slim ed amovibili; mobili a scomparsa che sembra quasi non essere presenti; complementi di arredo minimali e che riflettono la luce; una spazialità inusuale ed un uso particolare dei materiali. Tutte queste caratteristiche, probabilmente sono soltanto alcune, ai più ricordano il termine Modernismo o per i più eruditi architettura moderna.

La nascita del modernismo in architettura

La fine del diciannovesimo secolo, più precisamente con la Fiera mondiale di Chicago del 1893, si fa coincidere l’inizio dell’era moderna in architettura. Nacque proprio in America, grazie anche al boom industriale, un nuovo modo di concepire il costruito. Gli architetti americani diffusero questa nuova “moda” considerata per l’epoca, Avanguardia. A capo dell’organizzazione c’era Daniel Burnham che a sua volta chiamò gli architetti americani più importanti; riconosciamo come uno dei principali lo Studio Adler e Sullivan di Louis Sullivan a cui fu affidata la progettazione degli edifici temporanei per la Fiera. Louis Sullivan, lo ricordiamo per la sua celebre frase “la forma segue la funzione” che era nient’altro che la sua filosofia costruttiva.

Proprio qui alla fiera Frank Lloyd Wright scoprì l’architettura giapponese tradizionale nel padiglione del governo giapponese. Il famoso architetto americano se ne innamorò. Nei suoi disegni a venire ed in gran parte nella sua produzione architettonica le influenze giapponesi ritornano spesso.

In contraltare pe quanto riguarda l’Europa l’epicentro dell’architettura moderna era il Bauhaus. I giovani architetti europei ammiravano l’architettura americana tanto da emularne alcuni aspetti geometrici. Walter Gropius, Mies van der Rohe erano gli architetti più importanti. Alla guida della scuola tedesca di architettura, scultura, pittura, design e artigianato c’erano Walter Gropius, Marcel Breuer e Ludwig Mies van der Rohe; era il periodo tra il 1919 ed il 1933.

Expo di Chicago del 1893, crediti: milanoplatinum.com

Palazzo dell’Assemblea, Chandigarh, India. Le Corbusier, 1963.

L’architetto francese Le Corbusier fu incaricato nel 1951 di progettare il piano generale per Chandigarh ed anche i tre palazzi governativi, tra cui quello dell’Assemblea. Il primo ministro indiano Jawaharlal Nehru chiama il noto architetto per progettare ex novo la capitale dello stato del Punjab. L’idea era ricreare una città modernista che rompesse sia idealmente, sia formalmente i legami con il passato e la tradizione coloniale del Paese.

Chandigarh era la nuova capitale dello stato indiano del Punjab ed aveva quindi una ghiotta occasione per “ripulirsi” e gettarsi alle spalle un passato buio.L’ Assemblea Legislativa ha una base quadrata, presenta invece a contrasto una grande struttura curva per raccogliere la pioggia monsonica con un portico all’ingresso. Le due ali formate dai tre o quattro piani di blocchi che fungono da uffici brise-soleil. Una torre di raffreddamento circolare che si erge attraverso il soffitto della sala dell’Assemblea Generale. Una ulteriore sala quella del consiglio piramidale, presente nel cortile centrale. Questa struttura rispecchia perfettamente l’architettura sperimentale di Le Courbusier e dimostra ancora la sua grande modernità e spirito innovativo.

Villa E.1027, Roquebrune-Cap-Martin, Francia. Eileen Gray, 1929.

Questo è il primo grande progetto architettonico di Gray, architetto e designer irlandese che faceva parte della cerchia stretta di Le Corbusier. Questo progetto, Villa E.1027 la sua casa vacanze nel sud della Francia, rispecchia molto il suo modo di pensare l’architettura che rispecchiava il Famoso manifesto “Points of New Architecture” di Le Courbusier.

Dal punto di vista spaziale segue i concetti del maestro; li ricordiamo sinteticamente: Pilotis, planimetria libera, facciata libera, finestra a nastro orizzontale, giardino pensile. Gray utilizza questi principi per puro scopo funzionale; puntava al comfort e alla privacy dei fruitori.

La casa è stata sottoposta a un restauro da cinque milioni di euro. I dettagli industriali ed il concetto di costruzione funzionale ed intelligente sono stati ricreati in modo fedele all’originale rispettando soprattutto l’idea di base ed il concetto di progettare dell’architetto Gray.

Crediti:archidiap.com

Habitat 67, Montreal, Canada. Moshe Safdie, 1967.

Il progetto dell’architetto Moshe Safdie, Habitat 67, aveva un’idea di base comunitaria di vivere la società ed abitare. Il complesso aveva funzioni residenziali, commerciali e di servizio. Erano state ricreate funzioni in grado di avere massimo comfort nelle case monofamiliari attraverso un sistema a “modulo” di costruzione adattabile. Inoltre i costi di costruzione erano abbattuti ed ammortizzati grazie alla maniera “popolare” di intendere il costruito. L’edificio si colloca nel movimento brutalista ma cammina quasi in parallelo con quello modernista, per alcuni versi. Si mostrano i materiali così come sono veramente, senza filtri o finzioni. Questo vero e proprio complesso residenziale era nato grazie alla tesi di laurea di Moshe Safdie, studente della McGill University, facoltà di architettura.

Le unità abitative che formano il complesso sono dotate di giardino privato, cucina modulare, parcheggi privati, strade pedonali esterne. Il sistema prefabbricato in cemento aveva un design semplice e lineare. Il concetto di modernità risiede proprio nel concepire gli spazi e le geometrie in chiave rivoluzionaria per il tempo. Il concetto stesso di poter riprodurre tutti i pezzi in fabbrica e poi montarli in loco era avanguardia pura. Fu deciso di costruire solo una piccola parte del progetto. Soltanto 158 unità abitative a fronte delle 1200 unità ed un hotel da 350 camere. Così nasce Habitat 67.

Crediti: depositphotos.com

Bauhaus Building, Dessau, Germania. Walter Gropius,1926.

Questo è il nuovo edificio che nel 1926 sostituiva la vecchia sede della scuola del Bauhaus fondata dall’architetto Walter Gropius a Weimar. L’architetto tedesco progettò il suo nuovo edificio a nord di Dessau come esempio che rappresentasse tutti i principi della scuola in una visione futuristica e modernista dell’architettura. Questo edificio appunto è conosciuto come icona della modernità. Infatti è considerato uno degli edifici più influenti dell’architettura moderna anche nell’immaginario culturale.

L’edificio suddiviso in tre parti comprende: laboratori, atelier adattabili a spazi abitativi e il Dessau Technical College. Tutti e tre i volumi sono distinti ma allo stesso tempo interconnessi. La geometria regolare ed i volumi creano spazi “naturali” pieni di luce ma specialmente funzionali e altamente fruibili. Alla chiusura forzata dell’istituto, dovuta alla incoscienza dei Nazisti, il movimento idealmente spostò il suo baricentro in America, in Russia ed in altri paesi; il tutto transitò praticamente in posti in cui gli architetti del Bauhaus esuli si erano trasferiti.

Crediti: depositphotos.com

Paimio Sanatorium, Paimio, Finlandia. Aino e Alvar Aalto,1932.

L’idea alla base dell’architetto finlandese Alvar Aalto per questo progetto in collaborazione con la moglie Aino era che il design dell’edificio avrebbe contribuito al processo di “guarigione” dei pazienti malati di tubercolosi. Alvar e Aino furono coinvolti nel lavoro a 360 gradi progettando perfino i mobili.

Ci troviamo nel sud-ovest della Finlandia e secondo le conoscenze dei medici dell’epoca la luce e l’aria erano il trattamento migliore per curare la malattia. I coniugi infatti progettarono l’edificio orientando le stanze e le terrazze verso sud e quindi con il massimo della luce disponibile. La geometria è semplice con volumi interconnessi; l’interno più articolato e complesso con una pianta che anch’essa connetteva tutte le stanze e le rendeva più facilmente fruibili dagli addetti ai lavori. Quest’edificio rappresenta il ​​periodo modernista della carriera di Alvar Aalto ed a oggi è un luogo attrattivo di turismo; le persone arrivano da tutto il mondo per ammirare questo capolavoro di architettura modernista.

Crediti: images.divisare.com
Published by
Giuseppe Manzo