Architettura

I 5 errori più famosi della storia dell’architettura

Gli errori fanno parte dell’indole umana. I Latini usavano spesso una locuzione, ed avevano ragione da vendere. La locuzione latina: errare humanum est, perseverare autem diabolicum; errare è umano perseverare diabolico. Anche l’architettura è stato un campo minato per gli errori progettuali, di valutazione, di eccesso di sicurezza. Alcuni errori sono passati alla storia come noti a tutti e di cui si è molto parlato, e sono tuttora ancora molto “chiacchierati”. Anche soltanto scelte estetiche sbagliate magari hanno compromesso un’opera architettonica; alcuni incidenti che hanno poi generato nuove e quantomeno necessarie leggi. Vogliamo, con un percorso vario e simpatico, elencare i 5 errori architettonici più costosi della storia dell’architettura.

20 Fenchurch Street, il “Fryscraper”

Ci troviamo a Londra, il Walkie Tolkie, così soprannominato per la sua strana forma, è un grattacielo la cui altezza è mozza per ovvie e rispettose motivazioni. L’edificio progettato nel 2014 dall’Architetto Rafael Viñoly.

Originariamente doveva raggiungere un’altezza massima di 200 metri, ma il progetto originale è stato ridimensionato per non creare una chiusura della visuale sulla Torre di Londra e la Cattedrale di St Paul. Le modifiche al progetto originario hanno ridotto le dimensioni della torre a 160 metri e rimosso i balconi sulla facciata come originariamente previsto.

Sebbene questo cambiamento possa sembrare insignificante, la mancanza di sporgenze ha influenzato la vita di tutti i residenti degli edifici circostanti. La forma concava e liscia della torre, così come il vetro che la ricopre, determinano elevate concentrazioni di luce solare in determinate ore del giorno. Questi punti caldi possono raggiungere temperature di 117 gradi Celsius, causando lo scioglimento del corpo di una Jaguar parcheggiata di fianco, l’incendio di una vetrina e il distacco di diverse piastrelle in un negozio nei paraggi, tra le altre cose.

Questi incidenti hanno reso famoso l’edificio e in attesa di una soluzione definitiva è stata sovrapposta una specie di cappotta che facesse da copertura ma snaturasse l’idea iniziale. Anche l’altezza dell’edificio destava preoccupazioni. La sua posizione particolare crea una specie di corridoio che con il vento e la forte pressione incanalata spinge forti raffiche pericolosa alla base, soprattutto, dell’edificio. Altra soluzione che ha visto i progettisti intervenire in corso è quella delle alette frangisole installate sulla facciata per schermare il sole battente; le turbine eoliche altra tecnologia da ritenersi “aggiunta” per parare il vento ma al contempo trarne vantaggio da un “errore” progettuale di non valutazione.

Il Lotus Riverside Complex

Il progetto immobiliare situato sulle rive del fiume Lianhua a Shanghai, comprende uno degli edifici in questione. Lianhua Riverside Complex Building, noto anche come Lianhua Riverside Building No. 7, è l’edificio residenziale sopracitato. L’intero complesso in realtà è costituito da 11 edifici residenziali e commerciali identici, ciascuno di 13 piani.

In riferimento al nostro edificio preso in esame, la sua costruzione è iniziata nel 2007 e l’apertura era prevista per il 2009. Per completare l’intera struttura e risparmiare spazio si è scavato un parcheggio sotterraneo sul lato sud dell’edificio e sul lato nord dell’edificio. La terra terra riciclata poi ricollocata attorno all’edificio. Nel frattempo non sono mancate complicazioni di carattere geologico; le forti piogge hanno interrotto il lavoro più volte creando disagi anche sul terreno diventato molto umido.

Il tumulo di terra carico di acqua, esercitando una notevole forza sul terreno vicino all’edificio, a causa soprattutto della pioggia, scivolò lentamente attraverso i pilastri di rinforzo dell’edificio verso il fosso a sud. La spinta fu così grande che i pilastri si spezzarono direttamente, provocando il crollo dell’intero edificio.

Di fatto l’edificio collassa poco prima di essere aperto al pubblico. Paradossale che le finestre e la facciata siano rimaste quasi intatte; le fondazioni stesse delle abitazioni sono state messe in discussione, criticate e studiate. Consideriamo un difetto di costruzione dell’edificio.

Ovviamente lo scetticismo generale ha scatenato il panico tra gli acquirenti delle case, che purtroppo hanno in seguito ritirato le loro offerte di acquisto. Non solo. In toto hanno chiesto il rimborso completo della somma versata per comprare. Alla fine, sei persone sono state giudicate colpevoli di costruzione al di sotto degli standard minimi consentiti dalla legge e anche di corruzione, che in Cina è uno dei reati più gravi.

La Fallingwater House

La Fallingwater House o casa Kaufmann di Frank Lloyd Wright è forse una delle icone più conosciute dell’architettura. Chi non l’ha mai vista una volta anella vita in qualche film, rivista, sito web.  Particolarissima per il suo stile inconfondibile ed unico, integrato o quasi mimetizzato nella natura del luogo, che ne fa da cornice ma ne esalta anche la bellezza che viene messa ancor di più in risalto dall’estetica sfrenata. Edificata nel 1939 per Edgard J. Kaufmann, il proprietario dell’omonima catena di grandi magazzini, oggi divenuta un museo accessibile al pubblico.

Wright apprezzava maggiormente l’estetica rispetto alla tecnologia, questo ne è la riprova. Quando ha dovuto scendere a compromessi, ha affrontato i requisiti tecnici in modo intuitivo, concentrandosi prima sulla resa visiva dell’opera. Non sono mancati i conflitti; come quando il costruttore della casa ha utilizzato il doppio dell’acciaio nelle travi rispetto al progetto iniziale della casa, soprattutto nelle travature del primo piano, all’insaputa dell’architetto.

L’architetto si infuria e minaccia di abbandonare il progetto, in una prima fase. Le motivazioni del costruttore erano valide, si ritiene che senza questa aggiunta la casa sarebbe crollata presto. Tuttavia, la terrazza a sbalzo, uno dei tratti distintivi di Fallingwater, si è presto rivelata la causa di molti problemi. A poco a poco sono crollati pezzi di materiale, sono comparse crepe nei muri dei parapetti e fatti dei buchi nei pavimenti stessi, provocando la rottura degli infissi di porte e finestre.

Il rinforzo è installato sotto i terrazzi, per necessità. I terrazzi erano troppo deboli per resistere a lungo ancora, ma solo nel 2002 è stato possibile utilizzare la tecnologia tale e necessaria per rendere la casa durevole e sicura. l’intera struttura è stata sottoposta a degli interventi necessari; i lavori hanno visto installare una struttura a traliccio per sostenere le terrazze senza entrare troppo in conflitto con l’estetica tanto cara e personalistica di Frank Lloyd Wright. Economicamente è stato un bagno di sangue; l’adeguamento strutturale è stimato per il valore dell’epoca per oltre 6,5 milioni di dollari. Però grazie agli “aggiusti” il capolavoro del grande architetto è sopravvissuto ed ancora oggi ne apprezziamo le linee, il carattere e la personalità dell’edificio trasferitagli dal suo “padre creatore”.

L’Aon Center, Chicago

L’Aon Center di Chicago, noto inizialmente come Amoco Building, doveva essere uno degli edifici più alti di Chicago. Costruito nel 1974, diventa la sede della Standard Oil Company of Indiana. Il grattacielo di 83 piani ha una forte peculiarità era interamente rivestito in marmo di Carrara.

Bianco come il latte, il suo candore donato anche grazie alla quasi totale assenza di venature; questo pregiatissimo marmo italiano è spesso utilizzato per finiture di edifici, ma è ance la prima volta asd essere usato con tali altezze. Oggi infatti detiene il primato di uno degli edifici in marmo più alto del mondo.

L’edificio ha una forte connotazione tecnologica per quanto riguarda la sua struttura portante. Il design strutturale è completamente innovativo; dopo spostata una fila di colonne portanti a ciascuna estremità dell’edificio e unito il resto delle colonne in un massiccio cilindro centrale. Secondo questo nuovo schema, si è deciso di inserire un rivestimento in marmo sulle colonne triangolari esterne, mimetizzandole con un disegno particolarmente riconoscibile. Il rivestimento dei 43.000 blocchi è realizzato con una nuova tecnica di taglio del marmo, che ha permesso di ottenere blocchi più sottili del solito. Sfortunatamente, a causa del caldo di Chicago, il marmo aveva cominciato a deformarsi e a rompersi. Ogni pezzo pesa 150 kg e rappresenta un rischio di caduta.

Numerosi sono stati i crolli accidentali; particolarmente in degli uffici vicino perforando il tetto. Infine si è deciso, siamo nel 1990, di sostituire tutte le parti della facciata con granito bianco più resistente a quel tipo di sollecitazioni. Questo lavoro monumentale è eseguito mentre il sito era ancora in uso ed è durato due estenuanti anni interamente.

Lo Stadio di Fidene

Adesso caliamoci un po’ più in la con la storia. Siamo esattamente nel 27 d.C. Uno dei più grandi errori architettonici della storia, il crollo dell’anfiteatro di Fidene.

Durante l’Impero Romano, l’anfiteatro era l’orgoglio ed il vanto di alcune città. I giochi erano considerati al centro della politica attiva. L’evento è importante, registrato anche negli Annali di Tacito e avvenuto in un momento di tensione politica in cui l’imperatore romano Tiberio costretto a lasciare Roma e isolarsi sull’isola di Capri fuggendo.

Atilio, un uomo libertino, aveva fiutato la possibilità di fare soldi e quindi decise di capitalizzare l’evento traendone guadagno grazie ai giochi per i Romani. Ha progettato di costruire un enorme anfiteatro limitando i costi di costruzione. Insistendo per terminare la costruzione nel più breve tempo possibile, ha iniziato risparmiando sulla struttura ed arrecando gravi mancanze strutturali. Un pavimento che mancava di solidità e la struttura interamente in legno assemblati in fretta ed in modo caotico. L’ulteriore aggiunta di posti a pagamento per aumentare la platea fruitrice fu ancora più onerosa ma non necessaria.

Durante la cerimonia di apertura, decine di migliaia di spettatori accorsero per assistere al combattimento dei gladiatori più famosi. Ed ecco la disgrazia. Mentre lo spettacolo continuava, l’imponente struttura è crollata, portando con sé la folla. Tacito nei suoi scritti contò circa 50.000 morti, alcuni uccisi sul posto e altri sparsi sotto le macerie.

Questo evento paralizzò l’impero. Il senato diede la caccia ad Attilio, costringendolo all’esilio, mentre allo stesso tempo approvava una legge che vietava ogni costruzione su terreni instabili e l’organizzazione di poter entrare in gioco a chiunque se disponeva meno di 400.000 sesterzi. Quasi inconsapevolmente quello che poteva essere un semplice incidente, come racconta Tacito, ha dato origine ai primi veri codici e norme edilizie.

Published by
Giuseppe Manzo