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IDROwash: una tecnologia tutta Italiana

idrowash Marco e Alessandro Florio, Credits: uncomag.com

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E’ di due fratelli Veronesi, Marco e Alessandro Florio, la tecnologia iDROwash, una tecnologia ecologica ed innovativa che vuole contribuire al recupero del patrimonio edilizio esistente.

Un macchinario molto complesso che utilizza acqua (anche piovana) in pressione, applicabile a tutte le tipologie di materiale e di superficie, anche quelle irregolari e sconnesse. Con opportune regolazioni della pressione di esercizio, la distanza e la posizione di speciali ugelli si riesce a lavorare su materiali duri e compatti come pietra e cemento, e i più delicati come legno, vetro e anche intonaci, compresi i cappotti termici.

Nelle normali operazioni di lavoro viene impiegata acqua fredda (temperatura ambiente) e senza la miscelazione di sostanze chimiche e o abrasive. Questo evita o riduce problematiche come lo shock termico, la corrosione e l’abrasione della superficie. Inoltre si evita o riduce la dispersione di sostanze pericolose per le persone, gli animali e l’ambiente.

Idrowash Marco e Alessandro Florio, Credits: img.archilovers.com/
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Di seguito, in esclusiva per Close-up Engineering, l’intervista ad Alessandro Florio, per cercare di approfondire e capire meglio alcuni aspetti della nuova tecnologia.

Una delle peculiarità di iDROwash è un sistema di ugelli che lo differenzia da altri macchinari similari. Ci sono altri elementi tecnici che disinguono iDROwash? Qual è esattamente il ruolo e la funzione di questi ugelli che hanno reso iDROwash così famosa?

La principale differenza è la particolare geometria interna degli ugelli (nostro segreto industriale/brevetto) progettati per convogliare il flusso dell’acqua omogeneamente sulla superficie da trattare. Oltre a questo la macchina è dotata di una centralina elettronica e software che permette di gestire e controllare il compressore e il sistema di tubi di distribuzione dell’acqua.

In quale range di pressione solitamente può lavorare iDROwash?

La pressione massima che e stata testata arriva a 500 bar. In condizioni normali di lavoro la pressione viene regolata sulle particolari specifiche di lavoro per ottenere il risultato desiderato.

Nella scheda che illustra alcune delle peculiarità di iDROwash, si evidenzia che, rispetto a soluzioni tradizionali, con questo macchinario si riesce ad operare su superfici superiori anche ai 10.000 metri quadri. In quali casi si utilizzano interventi così estesi? 

Nei lavori di piccola dimensione (un vialetto, un terrazzo, ecc.), è diffuso l’uso delle tradizionali idropulitrici con lancia. Una soluzione semplice e versatile che però non consente di controllare in modo uniforme le varie fasi di intervento. Ad esempio se l’operatore varia l’inclinazione o la distanza del getto si può ottenere un risultato non uniforme su tutta la superficie. Per rimediare si ripete il lavaggio più volte e per tentativi si cerca di raggiungere un risultato uniforme. La tecnologia iDROwash consente di controllare tutte le varie fasi di intervento eliminando o riducendo questa problematica anche nel caso di grandi superfici. Inoltre il sistema iDROwash dispone di numerosi accessori con diametri differenti che ci permettono di affrontare superfici molto grandi curando anche i dettagli. L’iter di un intervento prevede una prima fase di sopralluogo al quale seguirà una fase di progettazione e studio eseguita anche in collaborazione con studi di progettazione, architetti e tecnici di cantiere. Successivamente vengono predisposte le necessarie attrezzature accessorie (ponteggi, scale aeree, ecc.) e opere di cantierizzazione (messa in sicurezza dell’area, ecc.) per poter eseguire l’intervento.

iDROwash è applicabile sempre o c’è un limite al suo utilizzo? Mi spiego meglio. Ad esempio, se a un palazzo storico in rovina, o comunque particolarmente delicato, applichiamo iDROwash rischia un ulteriore degrado dovuto alla pressione dell’acqua oppure è stato testato anche per questo tipo di interventi?

L’applicazione del sistema iDROwash è a discrezione della sovraintendenza. Normalmente viene eseguito un test sul cantiere con il supporto di un laboratorio esterno incaricato di analizzare e fornire elementi utili alla decisione della sovraintendenza. Quest’ultima può autorizzare e/o fornire indicazioni ulteriori.

Ci sono dei tipi di sporco che iDROwash fatica a togliere?

In alcuni casi, come ad esempio per i graffiti e le macchie di olio, è necessario affiancare alla tecnologia iDROwash altri sistemi meccanici o chimici.

iDROwash adempie al suo compito grazie ad acqua mandata in pressione. Immagino ci sia una cisterna d’acqua collegata a questo macchinario. Qual è la capacità di questa cisterna, e quindi quanto può durare mediamente un intervento?

La cisterna di acqua collegata, necessaria per l’approvvigionamento, può avere dimensioni differenti. Talvolta utilizziamo cisterne già presenti in cantiere derivanti da raccolte di acqua piovana o da pozzi artesiani. L’utilizzo di acqua dipende da alcuni parametri da noi tarati sulla attrezzatura (nostro segreto industriale/brevetto), e dallo stato in cui si trova la superficie (banalmente se è più o meno sporca serviranno differenti quantità di acqua e tempi di intervento).

idrowash Marco e Alessandro Florio, Credits: uncomag.com
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Collegandomi alla domanda di prima, sarebbe interessante conoscere il peso di questo macchinario a pieno carico. E’ di facile trasportabilità?

L’attrezzatura è scalabile, la versione più piccola ha un ingombro inferiore al metro cubo e un peso di circa 200 kg. È smontabile e facilmente trasportabile anche in luoghi senza accesso carrabile. Può essere caricata su montacarichi o altri sollevatori per raggiungere ed eseguire lavori in quota.

Con chiamate da tutto il mondo, il sistema iDROwash, durante l’Expo del 2015 concluso da qualche mese, è stato selezionato e presentato dal Governo Italiano come una delle eccellenze italiane per la sostenibilità ambientale in edilizia.