Calce di canapa e biomattoni: dai Trulli all’era moderna
Calce di canapa: un esempio di bioedilizia dalle numero proprietà il cui utilizzo risale ad epoche antichissime
Negli ultimi tempi si parla sempre più di bioedilizia, quella branca dell’architettura che si pone come obiettivo il costruire edifici con materiali in grado di limitare gli impatti sull’ambiente.
Sono stati scoperti molti materiali naturali che possono essere utilizzati in architettura, ma in questo articolo si analizzerà in dettaglio l’impiego della canapa nelle costruzioni.
La proprietà principale di questo materiale naturale è l’igroscopia (capacità di assorbire grandi quantità di acqua e vapore acqueo), caratteristica funzionale importante nelle costruzioni perché comporta una notevole diminuzione dell’umidità nell’ambiente in cui viviamo, contribuendo sicuramente al miglioramento del comfort. La canapa, combinata alla calce, forma il composto definito calce di canapa.
La combinazione di questi due materiali permette la realizzazione di quelli che si chiamano “biomattoni” che trovano largo impiego in edilizia. Vengono utilizzati per realizzare murature di tamponamento esterno, coibentare pareti esistenti e realizzare pareti divisorie interne capaci di garantire un grande isolamento acustico, grazie alla capacità fonoassorbente di questo prodotto (caratteristica di un materiale di assorbire l’energia sonora). Questo materiale inoltre è un ottimo isolante termico, che agevola l’eliminazione di ponti termici e il raggiungimento di alti livelli di certificazioni energetiche; ha anche proprietà ignifughe (capacità del materiale per la quale la sua combustione è molto ridotta o molto ritardata) e, la sua elevata traspirabilità, migliora l’areazione dell’abitazione, mantenendo la casa fresca d’estate e calda d’inverno, impedendo la formazione di muffe.
Anche riguardo alla durata temporale del materiale non ci sono dubbi, infatti, la calce di canapa ha una vita molto lunga: la calce mineralizza la canapa, rendendola durevole e resistente. Infine, il riutilizzo di questo materiale non comporta processi complessi e costosi: una volta sottoposto a un processo di sgretolamento, può essere riutilizzato come materia primaria o secondaria.
L’utilizzo di questo materiale è stato più che altro una riscoperta nel mondo dell’edilizia, poiché l’utilizzo della canapa ai fini della costruzione risale a tempi antichissimi, basti pensare che già nel “De Re Aedificatoria” di Leon Battista Alberti, si sottolineava come questo materiale aggiunto alla malta, ne migliorasse le qualità. Un altro esempio più recente è l’impiego nella ristrutturazione dei Trulli, abitazioni tipiche della Valle D’Itria (Puglia) le cui prime costruzioni risalgono al XVI secolo. La scelta di questo materiale ricade nel voler mantenere la coerenza con le caratteristiche strutturali e funzionali di queste case, in quanto già in passato la calce veniva utilizzata per costruirli.