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L’astronave Apple intitolata a Steve Jobs

Un campus circolare quasi completamente in vetro e completamente ecosostenibile, come “la madre di tutti i prodotti”

Apple Campus 2

meteoweb.eu

Sono iniziati nel 2013 i lavori dell’astronave Apple, ovvero il soprannome dato al nuovo Apple Campus 2 che, presumibilmente, termineranno alla fine del 2017.

Il nuovo campus di Cupertino, che sta prendendo forma nell’area dell’ex complesso HP, sarà probabilmente dedicata a Steve Jobs. Un omaggio più che dovuto, considerato come lo stesso Jobs si sia speso senza sosta nella realizzazione del progetto, a pochi mesi dal triste epilogo. A rivelarlo è lo stesso Tim Cook in occasione di un’intervista per Fortune, condotta da Adam Lashinsky. La decisione spetterà però alla vedova e ai figli, i quali deterranno ogni priorità decisionale per volere preciso della dirigenza della mela morsicata.

L’intenzione di Apple è di spostare i dipendenti entro il 2017. Accanto all’edificio principale sorgerà una piazza, un parcheggio per tutti i dipendenti ed un auditorium da 1000 posti in cui presumibilmente si terranno i futuri keynote della società.

Apple Campus
Stato di avanzamento dei lavori a Natale 2016. PH: matthew roberts

Così come sottolinea AppleInsider, sembra che non tutta l’azienda verrà però trasferita da Infinite Loop alla nuova locazione che ospiterà circa 12.000 dipendenti. Infatti, le attuali sedi rimarranno comunque attive, sebbene i team più importanti come quello di design, godranno di un loro spazio dedicato nell’astronave.

La struttura, inoltre, offrirà un settore di ricerca e sviluppo da circa 28.000 metri quadri.

IL PROGETTO

Cook ha definito l’ambizioso progetto, un campus circolare quasi completamente in vetro e completamente eco sostenibile, come “la madre di tutti i prodotti”. Il leader di Apple si dice convinto che l’ambiente lavorativo debba profondamente riflettere la filosofia di un’azienda, quindi le strategie intraprese: l’attenzione all’ambiente nascerebbe proprio da questa esigenza, basti pensare ai numerosi data-center inaugurati negli ultimi anni e completamente alimentati a fonti rinnovabili.

La famosa testata finanziaria britannica, Business Insider, ha avuto modo di parlare con le persone che hanno lavorato al progetto: i dipendenti Apple utilizzano regolarmente l’iPhone nei meeting con gli appaltatori come termine di paragone per quello che stanno cercando di costruire:

“Ci sono stati molti meeting con i rappresentati di Apple che prendono l’iPhone e dicono: è questo quello che stiamo costruendo”

Intendendo che, se si guarda al telefono, ha determinate smussature, una determinata lucentezza, è stato determinato quanto brillante quest’ultima doveva essere e la costruzione deve seguire lo stesso metodo, la stessa cura per i dettagli. “Ogni singolo pezzo di questo edificio è stato ingegnerizzato” spiegano ancora gli addetti ai lavori: “in altre parole, è stato preso tutto in esame, verificato, controllato, misurato e modellato in anticipo, dal calcestruzzo, ai giunti, alle armature”.

Apple Campus
PH: matthew roberts

Nella colossale e futuristica sede di Apple, desinata a diventare un simbolo dell’architettura d’impresa, le pareti divisorie in cristallo che separeranno gli ambienti di lavoro, saranno installate da un’azienda Italiana, la Estel di Thiene in provincia di Vicenza, per un valore di 80 milioni di euro, per via di Norman Foster, lo studio di architettura che sta conducendo la realizzazione del campus.

Come già detto, l’edificio sarà immerso completamente nel verde, tra orti e frutteti locali, quindi conterrà non solo un ampio parcheggio per gli oltre 20.000 visitatori giornalieri, ma anche aree di svago, una palestra e pare una zona teatro. in altre parole, è stato preso tutto in esame, verificato, controllato, misurato e modellato in anticipo, dal calcestruzzo, ai giunti, alle armature. L’astronave poi sarà anche green, interamente ricoperta da pannelli solari ad alto rendimento.

In rete è stato diffuso un filmato che mostra lo stato d’avanzamento dei lavori della nuova sede del colosso di Cupertino. Le riprese sono state effettuate dal drone Above Reno, che ha solcato i cieli del cantiere, in cui sono state praticamente ultimate le fondamenta sia della struttura principale (che è delineata da un cerchio), che dei vari parcheggi ed auditorium che faranno da contorno alla nuova sede della Mela.