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Abbigliamento antinfortunistico: l’importanza dei pantaloni da lavoro

Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è quantomai attuale, complici gli ancora troppi incidenti che trovano spazio su giornali e riviste, cartacei e online. I dati del 2021 parlano, in tal senso, di 555.236 denunce di infortunio, con un +0,2% rispetto al 2020, con un numero di vittime pari a 1.221. Numeri alti, anche se in leggero calo rispetto al 2020.

L’abbigliamento antinfortunistico si rivela una protezione essenziale per i professionisti di molteplici settori, la cui scelta è necessario venga definita a partire dalla mansione e dal ruolo in azienda che il lavoratore si trova a conseguire. Particolarmente importanti i pantaloni da lavoro uomo i quali hanno il compito di proteggere gli arti inferiori garantendo, allo stesso tempo, il massimo comfort. Su questa tipologia di abbigliamento antinfortunistico ci concentriamo nel seguente articolo, raccontandovi qualcosa di più.

Le caratteristiche dei pantaloni da lavoro

I pantaloni da lavoro sono essenziali come dispositivo antinfortunistico, soprattutto all’interno di determinati contesti lavorativi, in primo luogo per lavorare in sicurezza. Nella scelta del modello giusto è quanto mai cruciale considerare le caratteristiche tecniche e i materiali, in relazione alla mansione che si va a svolgere e al contesto di riferimento. I pantaloni da lavoro è importante che siano in grado di assicurare l’adeguata protezione e parimenti la massima comodità.

Si tratta di un discorso che vale non solo per i professionisti dell’edilizia, dell’agricoltura o dell’artigianato, per citare gli ambiti più comuni in cui trova concretizzazione l’abbigliamento da lavoro, ma anche degli amanti del fai da te.

I pantaloni da lavoro si trovano disponibili in modelli più o meno protettivi, lunghi ma anche capaci di essere accorciati, utilizzando le apposite cerniere, arrivando fino alle ginocchia. L’ideale per coloro che lavorano, ad esempio, nell’ambito del giardinaggio e si trovano a stare, nella bella e calda stagione, in condizioni termiche dove la ricerca di un po’ di fresco è quanto di più essenziale.
I pantaloni da lavoro di tipo antinfortunistico si rivelano estremamente versatili e innovativi, in grado di fare la differenza nella serenità dell’operatore, che si trova a lavorare così con il giusto abbigliamento.

Come scegliere i pantaloni da lavoro

Gli aspetti a cui prestare attenzione quando si scelgono i pantaloni da lavoro sono legati a specifici elementi, ovvero:

  • Materiali. L’abitudine comune è quella di utilizzare i jeans, ma non è affatto sicura. Sono necessari materiali ad hoc, a seconda dell’ambiente di lavoro. Per fare degli esempi, il cotone 100% è adatto per condizioni di lavoro normali, ma non quando fa troppo caldo, dal momento che non si rivela idoneo per espellere l’umidità del corpo. Sono da preferire, in estate o nel momento in cui le temperature cominciano a salire, tessuti tecnici che vedono la presenza del poliestere accanto al cotone. Adatti ad assicurare l’adeguata termoregolazione corporea.
  • Comfort e resistenza. Il lavoratore si trova a indossare i pantaloni da lavoro per diverse ore al giorno, motivo per cui la praticità è un aspetto imprescindibile. Meglio, quindi, modelli che sono elasticizzati, in grado di accompagnare i movimenti, rendendoli più fluidi. Vista la funzione di barriera protettiva è imprescindibile che i pantaloni siano resistenti e duraturi nel tempo, robusti, potremmo dire, ma non per questo scomodi.
  • A norma. I pantaloni da lavoro è necessario risultino a norma, rispetto alle norme a regolazione a livello europeo. Lo standard di riferimento è quello UNI EN 340 ed è necessario che sia presente il marchio CE.

Questi i fattori a cui è necessario prestare attenzione quando si scelgono i pantaloni da lavoro. Uno dei dispositivi di protezione antinfortunistica più comuni, efficaci, importanti.

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Redazione