Abusi edilizi, la normativa parla chiaro nonostante l’età | Le sanzioni sono da capogiro: se li hai fatti prima di quest’anno c’è una scappatoia legale
Se sei in possesso di un edificio ante 1967, hai bisogno di questo documento per provarne la legittimità.
Quando si decide di avviare la costruzione di una casa, la burocrazia gioca un ruolo cruciale. Oltre alla progettazione tecnica e alle scelte architettoniche, è fondamentale raccogliere una serie di documenti per ottenere il via libera dalle autorità competenti. La mancanza di documentazione adeguata può portare a sanzioni, blocchi dei lavori o addirittura all’obbligo di demolire quanto costruito.
Tra i documenti essenziali rientrano il permesso di costruire, richiesto per ogni nuova costruzione o ampliamento di edifici esistenti. Senza di esso, non è possibile iniziare i lavori. Inoltre, il progetto edilizio deve essere presentato da un professionista abilitato, che garantisca la conformità delle opere alle normative vigenti.Pratiche catastali e urbanistiche devono essere rispettate, così come eventuali certificazioni ambientali, se l’area è sottoposta a vincoli. Ma cosa accade se l’immobile è già esistente e, soprattutto, se è stato costruito prima del 1967, quando la normativa edilizia non era ancora pienamente in vigore?
La costruzione di edifici prima del 1967 segue regole diverse rispetto a quelle attuali. In quegli anni, infatti, la necessità di ottenere un titolo abilitativo era meno rigorosa, soprattutto per quanto riguarda le zone rurali o distanti dai centri abitati. Tuttavia, questa differenza di regime crea, oggi, situazioni complesse per chi possiede un immobile costruito in quel periodo.
Chi vuole dimostrare la legittimità di tali costruzioni senza titolo abilitativo si trova spesso davanti a una sfida legale. È infatti il privato a dover fornire prove convincenti della data di realizzazione dell’edificio. Il processo richiede l’esibizione di documenti storici che attestino l’esistenza dell’immobile prima dell’entrata in vigore delle nuove normative.
Prove per la legittimità di un edificio ante 1967
Per dimostrare la legittimità di un immobile costruito prima del 1967, il proprietario deve produrre documenti certi e inconfutabili. Le semplici dichiarazioni sostitutive, come quelle di atto notorio, non sono sufficienti: devono essere accompagnate da elementi probatori concreti, come vecchie fotografie, mappe catastali o certificati rilasciati dalle autorità competenti.
In assenza di documentazione ufficiale, altre prove, come le aerofotogrammetrie, possono aiutare a dimostrare l’epoca di costruzione. Tuttavia, tali elementi devono essere accurati e ben documentati, poiché il carico della prova è interamente a carico del privato.
Sentenza del Tar Lazio e onere della prova
Una recente sentenza del Tar Lazio, la 15548/2024, ha confermato l’importanza di fornire prove solide in casi di contestazione per opere edilizie antecedenti al 1967. Nel caso specifico, i ricorrenti hanno cercato di dimostrare che alcune opere fossero state realizzate prima di tale data, sostenendo di non necessitare di alcun titolo abilitativo. Tuttavia, le prove fornite, tra cui fotografie non datate con certezza e certificazioni di residenza tardive, sono state considerate insufficienti.
La sentenza sottolinea come sia necessaria una rigorosa dimostrazione dell’anteriorità delle opere rispetto al 1967. Solo con documenti certi e inequivocabili è possibile evitare sanzioni, come l’ordinanza di demolizione emessa nel caso in esame.