Inaugurato l’ultimo giorno di Settembre il museo del cinema più grande al mondo. L’Academy Museum of Motion Pictures, ad opera di Renzo Piano a Los Angeles è l’opera in questione. L’Rpbw, studio dell’architetto premio Pritzker è sempre stato solito realizzare musei oltreoceano. Negli anni spesso l’Rpbw si è occupato di realizzazione o restauro di opere musearie. Risale al 2015 la nuova e celebrata sede del Whitney Museum of American Art nel Meatpacking Distric di New York. Nel 2014 completa l’ampliamento e il rinnovamento dell’Harvard Art Museum di Cambridge. Nel 2013 amplia il Kimbell Art Museum a Fort Worth, lavorando accanto alla delicata preesistenza progettata da Louis Kahn. Il 2012 lo vede a Boston, dove invece allarga e riammoderna l’Isabella Stewart Gardner Museum. Inoltre Renzo Piano è spesso affiancato al termine museo anche grazie alla collaborazione con il LACMA, Los Angeles County Museum of Art, in essere dal 2003.
La finalità dell’opera di Piano è quella di realizzare un corpo organico che concepisca delle parti legate fra loro da storia e percorsi. Le gallerie e gli spazi espositivi sono collocati nei sei livelli sopra il piano di caplestio del Saban Building (la presistenza inglobata dal museo). Tali ambienti sono adibiti a mostre permanenti e temporanee. Nelle ali sotterranee invece, si trovano aule per la formazione e programmi di educazione continua. Inoltre, è possibile trovare anche il teatro nero e verde dedicato a Ted Mann, produttore cinematografico.
Lo Sphere Building è di destinazione prettamente pubblica. Esso è figlio dell’architetura di Renzo Piano. Caratterizzato da un volume sferico, chiuso nella parte inferiore rivestita da pannelli di cemento chiaro ricurvi. Si collega al Saban Building attraverso due leggeri e trasprenti ponti pedonali collocati in corrispondenza del quinto piano e del mezzanino. La parte superiore, definita da una calotta vetrata, è composta da 1.500 pannelli piani e sorretta da una reticolare di tubolari metallici. Il tutto è sormontato da una grande terrazza aperta al pubblico collocata sulla copertura del teatro. In esso si trova il cinema-teatro, intitolato a David Geffen. I colori al suo interno sono caratteristici dei teatri, con rosso acceso. La differenza cromatica fra verde e rosso nasce per dare una distinzione fra passato e futuro ai visitatori.
Il Saban building è una presistenza, inglobata nel museo di Renzo Piano. Esso è restaurato e rifunzionalizzato e mantiene i suoi caratteri peculiari nelle volumetrie e nei materiali. La struttura portante è in acciaio, c.a. e vetro. I prospetti richiamano una pavimentazione, con i rivestimenti in lastre di pietra chiara provenienti da Austin. Ad angolo, vi è un cilindro rivestito di mosaico dorato. Certamente un elemento di spicco nella struttura.