Infrastrutture

Addio Armando Cimolai: si spegne a 94 anni il fondatore dello storico Gruppo

Dal mondo dell’ingegneria e dell’architettura, in queste ore, è unanime il cordoglio nei confronti della famiglia Cimolai. La notizia infatti sta facendo il giro del web fra pagine di imprese di costruzioni “rivali”, società di ingegneria, pagine di finanza e di economia. La rilevanza della notizia è notevole, perché nella notte si è spento Armando Cimolai, fondatore dell’omonimo Gruppo Cimolai e pioniere delle costruzioni metalliche.

L’imprenditore 94enne era ricoverato presso l’ospedale civile di Pordenone, città in cui ha creato da zero il suo impero oltre 70 anni fa. Grazie alla sua visione e alle capacità imprenditoriali ha saputo mettere in piedi un colosso delle costruzioni metalliche complesse che, col passare dei decenni, è diventato un punto di riferimento non solo in Italia ma nel mondo intero.

Accanto all’imprenditore c’erano la moglie Albina (che lo ha accompagnato durante tutta la crescita della società fin dagli albori) e i figli Luigi, Ivana e Roberto con le rispettive famiglie. Attorno a loro non si stringono solo tutti i 2700 dipendenti del Gruppo Cimolai, ma l’Italia intera. Con la consapevolezza di aver perso un uomo che ha reso il paese un’eccellenza nel settore agli occhi del mondo.

Armando Cimolai: storia di un self made man

Armando Cimolai nel momento della laurea ad honorem. Credits: Messaggero Veneto

La storia di Armando Cimolai è una di quelle da film. Classe 1928, figlio di una generazione cresciuta in un periodo storico molto complesso e difficile. Da giovane inizia presto a lavorare per aiutare la famiglia rendendosi utile. Come lui stesso dichiara nel 2018, in occasione del suo 90° compleanno:

“Già a 10 anni avevo imparato a forgiare e saldare il ferro. Sono stato dipendente in Ferrovia e alla Società dei Telegrafi, ma facevo sempre le stesse cose e mi licenziai, non faceva per me. A 18 anni mi misi con un socio, ma andò male, quindi da solo. Così, a vent’anni avevo già 15 dipendenti”.

Questi 15 dipendenti sono i primi lavoratori della neonata azienda Cimolai, fondata assieme alla moglie Albina nel 1949 a Pordenone. Il piccolo laboratorio, inizialmente incentrato sulla produzione di cancelli e infissi metallici, cresce sempre più col passare degli anni. Tutto ciò grazie alla lungimiranza e all’intuizione dell’imprenditore, che capisce subito il boom del business dell’impiego dell’acciaio come materiale da costruzione nel dopoguerra.

Così, il laboratorio cresce in dimensioni ed attività, e fra anni ’50 e ’60 avviene la trasformazione aziendale. A metà anni ‘50 inizia l’attività di costruzione di edifici industriali e militari, nel 1968 si producono travi saldate. Contemporaneamente aumentano le attività estere, con l’entrata delle prime commesse di spessore oltre confine. Da qui in poi, l’ascesa in Italia e nel mondo, con la costruzione di molteplici stabilimenti e l’acquisizione di commesse di assoluto rilievo.

Molteplici anche nomine e riconoscimenti all’uomo Armando Cimolai, a riprova della sua grandezza: Cavaliere (1973), Ufficiale (1980), Commendatore (1984), Grande Ufficiale (2004), laurea ad honorem in ingegneria (2005) e Cavaliere di Gran Croce, ordine al merito della Repubblica italiana.

Il made in Italy del Gruppo Cimolai nel mondo

Alcuni dei lavori in corso del Gruppo Cimolai. Credits: Cimolai

Dunque, fra anni ’60 e ’70 l’azienda di Armando Cimolai fa il salto di qualità definitivo. Anche grazie all’implementazione di un ufficio tecnico interno (con la partecipazione dei figli, l’ingegnere Luigi e il geometra Roberto), la società diventa un riferimento esecutivamente che progettualmente. A differenza delle altre imprese di carpenteria metallica, infatti, il Gruppo Cimolai è in grado di proporre soluzioni complementari ed innovative anche per problemi complessi.

Negli anni i punti di forza del Gruppo Cimolai diventano qualità dei progetti realizzati e rispetto delle tempistiche, divenendo un riferimento in Italia, in Europa e nel mondo. Doti ereditate dal carattere del fondatore, dedito al duro lavoro e alla determinazione nel raggiungimento dei risultati. Non a caso, Armando Cimolai ha continuato a lavorare fino a pochi giorni fa con la Armando Cimolai Centro Servizi, di cui era ancora titolare. Qualche anno prima la Cimolai S.p.A. e la Cimolai Technology vengono affidate ai figli, in un importante passaggio di consegne generazionale.

L’elenco delle opere realizzate dal Gruppo Cimolai nel mondo è lunghissimo. Oltre ad essere tantissime, tali opere sono di grande importanza strategica. Si pensi ad esempio all’ELT (Extremely Large Telescope) realizzato in Cile, o alla copertura dei parchi minerali dell’Ilva di Taranto. Opere così diverse, ma entrambe hanno un ruolo determinante nello sviluppo astronomico da un lato e nella salvaguardia della salute dall’altro.

Altri settori in cui Cimolai eccelle sono la costruzione di ponti (come i Favazzina sulla Salerno – Reggio Calabria o il ponte Throgs Neck a NYC), di stadi e arene (ad esempio la Dacia Arena di Udine) e la realizzaizone di opere speciali (su tutte le paratoie del nuovo Canale di Panama e le piattaforme di rimozione della Costa Concordia).

Published by
Shadi Abu Islaih