E’ in programma la realizzazione del primo aeroporto in Antartide, a Boulder Clay, ed il progetto è totalmente a firma italiana. Gli ingegneri dell’aeronautica militare lavorano intensamente per garantire una pista di atterraggio del continente più freddo del pianeta terra. L’ Antartide è il più grande laboratorio scientifico a cielo aperto; ospita ogni anno centinaia di ricercatori ed esploratori. Ma a causa del clima rigido, con temperature che raggiungono anche -30°C, si predilige raggiungere il continente di ghiaccio d’estate.
A causa dei cambiamenti climatici, però, il ghiaccio usato come pista per gli aerei, per raggiungere l’Antartide, si assottiglia oltremodo durante i mesi estivi rendendo rischioso l’atterraggio. Per questo motivo l’Aeronautica Militare, nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, ha progettato una piattaforma in ghiaia, così da consentire agli studiosi di raggiungere il continente ogni mese dell’anno.
Il progetto risale al 2016 e attualmente la sovrastruttura è completa per il 70%, con 1350 metri realizzati dei 2200 metri previsti. L’obiettivo è di completare la pista entro le prossime due missioni. La pista è costruita su uno strato di morena, che a sua volta poggia su un ghiacciaio dallo spessore di 60 metri. Per la realizzazione di questa pista sono stati utilizzati materiali di differente pezzatura, estratto dalle cave presenti in sito. Il materiale di grande dimensione viene utilizzato per realizzare un muro di sostegno, necessario per evitare lo spostamento del materiale superficiale verso il mare, poiché la morena sulla quale poggia la pista è inclinata.
Poiché non è possibile utilizzare alcun tipo di legante idraulico, il muro di sostegno è interamente realizzato a secco, con gli enormi blocchi che sono solamente appoggiati e incastrati l’uno con l’altro. Il resto del materiale, di pezzatura media e piccola, viene utilizzato, rispettivamente, per realizzare gli strati di fondazione e quello superficiale.
Il team italiano in Antartide è composto da dieci uomini: un meteorologo, un ufficiale che coordina la sala operativa, i tecnici e gli operatori che dovranno completare il primo aeroporto antartico a Boulder Clay. Il gruppo si è unito ai tanti uomini della Base Concordia, condivisa da italiani e francesi.
Per finire il cantiere sarà necessario attendere le prossime due missioni. Sarà un’infrastruttura strategica che consentirà di rompere l’isolamento che ogni anno dura ben nove mesi. Gli studiosi che scelgono di passare qui anche il periodo più difficile non hanno alcuna possibilità di andar via. La pista italiana sarà una grande occasione di potenziamento delle attività.
Tenente Colonnello Antonello Germinario – progettista firmatario
La spedizione parte da Pisa, con un mix proveniente da varie regioni italiane. Il viaggio per raggiungere l’ Antartide è durato 40 ore con 6 tappe, guidato da un capitano donna. Un volo, quello italiano, verso il continente ghiacciato, che mancava da 20 anni e che dà inizio ad uno dei più importanti progetti mondiali del 2020. Qui se vuoi conoscere curiosità e particolarità in merito agli aeroporti internazionali.