Proprio quando Donald Trump, fautore della divisione fisica fra USA e Messico, lascia la Casa Bianca, a Londra eleggono Design of the Year proprio un’opera che sgretola questa visione scissionista. Si tratta del Teeter Totter Wall. Sono le altalene rosa al confine tra Messico e Stati Uniti.
Si tratta di una decina di altalente, tutte rosa. Sono applicate negli spazi presenti all’interno del muro. Le altalene rosa sono in ferro, molto semplici e leggere. L’asta centrale attraversa la barriera del confine e i seggiolini si alzano e si abbassano su un lato e l’altro. I bambini possono giocare ed idealmente andareoltre quel confine tracciato dal muro.
L’installazione di Ronald Rael e Virginia San Fratello è composta da tre altalene. L’opera, presentata nel 2019 e realizzata in collaborazione con il Colectivo Chopeke, di Juarez, ha permesso ai bambini di El Paso, in Texas, e di Anapra, in Messico, di giocare insieme, l’uno di fronte all’altro sulle altalene, nonostante il muro che segna il confine più attraversato al mondo, tra i luoghi più simbolici delle ripercussioni “geografiche” delle fratture politiche.
Il progetto ha richiesto ben dieci anni di lavoro, proprio a causa della complessità del luogo e le altalene sono rimaste in funzione solo per 30 minuti circa ma è stato abbastanza perché diventassero virali, come dimostrano le tante immagini sui Social Network, con i più piccoli incuriositi dal “gioco” ma, in fondo, anche consapevoli dell’eccezionalità del loro gesto.
Nemmeno il colore rosa dell’opera è casuale, ma si riconduce al sesso femminile per ricordare i femminicidi di Ciudad Juárez, città messicana tristemente famosa per il massacro di centinaia di donne, violentate, uccise e gettate come rifiuti nel deserto messicano.
Il Teeter Totter Wall si è imposto su molti rivali. Erano infatti 74 i candidati scelti dal Museum of Design di Londra per il prestigioso premio Design of the Year la tredicesima mostra del 2020. Tra i candidati al Beazley Design of the Year, anche la scenografia di Lee Ha Jun per Parasite, il pluripremiato film di Bong Joon-ho, e il gilet anti taglio con l’Union Jack disegnato da Banksy e indossato da Stormzy a Glastonbury 2019.
La barriera fra USA e Messico, detta anche muro messicano o muro di Tijuana, affonda le sue radici nel lontano 1990. Esso nasce sostanzialmente per impedire agli immigranti illegali di oltrepassare il confine statunitense.
La sua costruzione ha avuto inizio nel 1990 durante la presidenza di George H. W. Bush. La barriera è fatta di lamiera metallica sagomata, alta dai due ai quattro metri, e si snoda per chilometri lungo la frontiera tra Tijuana e San Diego. Il muro è dotato di illuminazione ad altissima intensità, di una rete di sensori elettronici e di strumentazione per la visione notturna, connessi via radio alla polizia di frontiera statunitense, oltre ad un sistema di vigilanza permanente effettuato con veicoli ed elicotteri armati. Altri tratti di barriera si trovano in Arizona, Nuovo Messico e Texas.