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Altro che Stonehenge | In Italia c’è qualcosa di preziosissimo: qui l’astronomia era pratica comune

Stonehenge (Depositphotos foto)

Stonehenge (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

In Italia esiste un sito straordinario che potrebbe riscrivere la storia dell’astronomia antica delle civiltà preistoriche.

L’Italia è piena di posti incredibili, di quelli che nessuno si aspetta. Posti che non finiscono mai sulle copertine delle guide turistiche, ma che raccontano storie antichissime, nascoste tra colline, vigneti e montagne. Tra questi, alcuni custodiscono segreti legati al cielo, alle stelle, al sole che scandiva il tempo prima che esistessero orologi e calendari.

Di solito, quando si parla di siti megalitici, il primo nome che salta in mente è Stonehenge. Ma chi l’ha detto che bisogna andare fino in Inghilterra per trovare antichi osservatori astronomici? Anche in Italia, tra rocce e paesaggi incontaminati, ci sono tracce di un sapere antico, usato per orientarsi nel tempo e nello spazio. Eppure, pochissimi ne parlano.

Forse perché molti di questi luoghi sono difficili da raggiungere, o forse perché la storia ufficiale non ha mai dato loro troppa importanza. Fatto sta che restano lì, avvolti nel mistero, mentre il sole continua a giocare con le pietre, proprio come faceva migliaia di anni fa.

Alcuni studi recenti, però, stanno riportando alla luce dettagli sorprendenti, che potrebbero cambiare il nostro modo di vedere l’astronomia delle civiltà antiche. Dopotutto, chi ha detto che solo gli Egizi o i Maya sapevano osservare il cielo? Le popolazioni preistoriche italiane potrebbero aver fatto esattamente la stessa cosa. E una scoperta sembra confermarlo.

Un luogo nascosto

Nel cuore della Sicilia, lontano dal caos delle città e immerso tra uliveti e campi coltivati, c’è un posto che merita molta più attenzione di quella che ha ricevuto finora. Si chiama Pizzo Pietralunga ed è una gigantesca formazione rocciosa che domina il paesaggio dell’entroterra palermitano. Da qualunque parte la guardi, si impone con la sua presenza imponente.

Ma il bello è quello che si nasconde sotto la superficie. Gli archeologi hanno trovato resti di insediamenti antichissimi, risalenti all’Eneolitico e all’Età del Bronzo, epoche in cui l’uomo iniziava a organizzare la propria vita seguendo il ritmo del sole e delle stagioni. E non è tutto: gli studiosi sospettano che questo luogo non fosse solo un centro abitato, ma anche un punto di riferimento per l’osservazione astronomica. In un modo che vi lascerà senza parole.

U campanaru (Repubblica Palermo foto)
U campanaru (Repubblica Palermo foto) – www.buildingcue.it

Il megalite che segnava il tempo

A pochi passi da Pizzo Pietralunga, c’è un’altra formazione rocciosa che lascia a bocca aperta. Si chiama “U Campanaru” e la sua particolarità sta in un grande foro al centro. A prima vista sembra solo una curiosità geologica, ma se ci si trova nel posto giusto, nel momento giusto, si assiste a qualcosa di spettacolare: durante i solstizi, il sole passa esattamente attraverso l’apertura e proietta la luce su punti precisi del territorio.

Ma non finisce qui. Il megalite forato, Pizzo Pietralunga e un’altra roccia chiamata Cozzo Perciata formano un allineamento perfetto, che sembra costruito apposta per seguire il percorso del sole. Un caso? Difficile crederlo. Secondo alcuni studiosi, questo sistema potrebbe aver funzionato come un calendario solare preistorico, aiutando le popolazioni antiche a determinare i cambi di stagione e a organizzare il lavoro nei campi.