Amsterdam: ecco Ijburg, il quartiere sull’acqua
Il più grande quartiere residenziale interamente costruito sull’acqua che prende il nome di Ijburg. Lo potrete vedere recandovi ad Amsterdam, dove quello che vi ritroverete davanti non vi lascerà sicuramente insoddisfatti. Un quartiere di concezione moderna, come viene delineato dai materiali usati dai condomini fino ad arrivare alle villette galleggianti. Più precisamente la tipologia degli edifici si divide in 30% edilizia sociale in affitto, 40% per il ceto medio, 30% mercato libero. Il progetto, firmato dallo studio Marlies Rohmer, sorge nella periferia di Amsterdam. Oltrepassando lo splendido ponte Enneüs Heermabrug, progettato da Nicholas Grimshaw & Partners, che con le sue due campate da 75 metri ciascuna lo rende il ponte più grande di Amsterdam inizierete ad intravedere il quartiere galleggiante che da vita a quello che si chiama progetto Waterbuurt.
Il progetto
Passeggiando per il quartiere potrete osservare le strutture delle case che solitamente prevedono la zona living al piano terra, mentre al piano sotto il livello dell’acqua e il piano superiore si distribuiscono le camere da letto, ripostiglio, stireria etc. Il progetto ha visto la creazione di sette isole artificiali sulle quali sorge il quartiere. Inizialmente non tutta l’opinione pubblica era d’accordo con questa espansione delle città, infatti è stato indetto un referendum che poi (per fortuna) non ha avuto esito positivo. Complessivamente si contano 165 abitazioni di cui 55 sono ville, mentre le altre sono normali appartamenti. Recandovi qui, noterete le linee e i colori semplici e non impattanti di queste abitazioni; un design semplice, lineare studiato appositamente per questo progetto. Le case sono dotate di tutti i comfort di una normale abitazione, alcune di esse sono dotate anche di pannelli solari.
Un esempio da seguire
Un esempio di rivalutazione di un quartiere periferico in modo intelligente, simbolo di una città che impara a sfruttare il suo contesto difficile a proprio favore, imparando a fondersi perfettamente con il contesto circostante. Una città che ha vissuto da sempre a stretto contatto con l’acqua con i pro e i contro che ne derivano e che ha dimostrato di saper convivere con essa in modo intelligente.
Un modo di concepire la città del futuro sicuramente efficiente perché sfrutta il contesto in cui si trova non danneggiandolo; infatti, per il futuro è previsto che questo quartiere diventi un distretto energetico con produzione di fotovoltaico con un investimento nel trasporto pulito entro il 2025 con un utilizzo massivo di auto elettriche sia private che mezzi di trasporto pubblico e una conseguente attenzione all’energie sostenibile con il recupero di scarti del sistema per convertirli in fonti energetiche.
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