Archeologia smart, quando il Parco Archeologico lo visiti da casa | Trovata geniale o perdita di visitatori?
L’archeologia digitale e il futuro della fruizione culturale. Il parco prende “vita” e lo puoi visitare comodamente da casa.
Negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il modo in cui visitiamo i siti archeologici, rendendo possibile un’esperienza immersiva e interattiva anche da remoto.
Le piattaforme online e le app mobili stanno diventando strumenti fondamentali per i musei e i parchi archeologici, consentendo la fruizione di contenuti esclusivi e approfondimenti storici. Grazie a queste tecnologie, è possibile visualizzare reperti in 3D, ascoltare storie narrate e interagire con modelli virtuali.
Tuttavia, sorgono interrogativi sull’impatto di queste innovazioni sul turismo fisico. Se da un lato la fruizione digitale amplia il pubblico e stimola l’interesse per l’archeologia, dall’altro potrebbe ridurre il numero di visitatori nei siti storici.
L’integrazione delle tecnologie digitali nelle visite archeologiche rappresenta anche un’opportunità per educare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale.
La digitalizzazione dei siti e dei reperti
Nasce “Ercolano Digitale”, una piattaforma innovativa che consente di esplorare il Parco Archeologico di Ercolano attraverso ricostruzioni virtuali tridimensionali e un vasto assortimento di contenuti specialistici. L’obiettivo di questa iniziativa è duplice: da un lato, promuovere la fruizione del patrimonio culturale in modo nuovo e coinvolgente; dall’altro, garantire la sua conservazione. Con oltre 10.000 reperti catalogati e consultabili in open-data, il sito offre un accesso senza precedenti a informazioni storiche e artistiche, rendendo la cultura più accessibile a curiosi, appassionati e studiosi.
Il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, sottolinea come questa piattaforma amplifichi l’esperienza della visita, rendendola più personalizzata e immersiva. Grazie a strumenti digitali interattivi, i visitatori possono scegliere come approfondire la loro conoscenza del sito, senza voler sostituire l’esperienza fisica. Al contrario, “Ercolano Digitale” si propone di integrarsi con essa, consentendo di tornare virtualmente al sito ogni volta che si desidera, con un’ampia gamma di risorse per ogni tipo di visitatore.
Un nuovo strumento per la ricerca e l’istruzione
Il progetto è stato realizzato grazie a fondi PON Cultura e Sviluppo e in collaborazione con il Packard Humanities Institute, un ente filantropico statunitense. “Ercolano Digitale” non è solo un contenitore di informazioni, ma anche un mezzo per condividere con la comunità scientifica e il pubblico i risultati delle attività di catalogazione e conservazione. Secondo Simone Marino, archeologo e responsabile del progetto, questo sforzo collettivo ha visto coinvolte oltre 80 persone tra archeologi, restauratori, grafici 3D e personale amministrativo, dimostrando l’impegno della comunità nella valorizzazione del sito.
Inoltre, l’iniziativa si rivolge anche ai più giovani, con l’introduzione di un videogioco che racconta le storie dei personaggi storici di Ercolano, rendendo l’apprendimento divertente e interattivo. Questo approccio non solo facilita la comprensione della storia antica, ma stimola anche l’interesse per il patrimonio culturale in una generazione sempre più digitale. In sintesi, “Ercolano Digitale” rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la cultura e la tecnologia possono coesistere e prosperare insieme.