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Assegno di maternità, arriva la svolta | Previsti aumenti per tutte: i Comuni iniziano a sganciare soldi

Maternità

Bonus maternità (Canva/Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Sono stati ufficializzati gli importi per l’assegno di maternità. A fronte del rispetto di determinati requisiti, ecco quanto percepiranno le neomamme

L’assegno di maternità di base rappresenta un contributo volto a sostenere la neo genitorialità delle lavoratrici, che viene percepito mensilmente come fosse un reale stipendio, in modo da intervenire concretamente a vantaggio della famiglia, mediante la garanzia di un’entrata.

Per accedere a tale misura, tuttavia, si renderà necessario che il soggetto interessato soddisfi una serie di stringenti requisiti. Gli stessi fanno riferimento alle condizioni reddituali della singola persona, che dovranno essere rese note mediante l’ISEE (Indicazione della Situazione Economica Equivalente).

L’amministrazione finanziaria mantiene sempre una particolare attenzione nel controllo dell’ISEE, in quanto si tratta dello strumento che permette l’accesso a prestazioni sociali e sociosanitarie agevolate.

Ma a quanto ammonta l’importo mensile? La cifra è soggetta all’aggiornamento costante, in riferimento all’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Ciò avviene per assicurare che il valore effettivo dell’assegno resti allineato rispetto al costo della vita.

Quali cifre sono previste per l’anno corrente?

Gli importi validi per il 2025 sono stati annunciati lo scorso 4 febbraio, da parte del Dipartimento per le Politiche della Famiglia. La cifra mensilmente percepita è pari a 407,40 euro, mentre l’importo totale distribuito sull’anno si attesta sui 2.037 euro. Questi importi per l’assegno di maternità rimarranno in vigore per l’intero anno e sarà possibile accedervi soltanto per quei soggetti che presentano un ISEE che non superi la soglia stabilita di 20.382,90 euro.

Affinché l’erogazione si renda possibile, la madre richiedente dell’assegno dovrà allegare una specifica documentazione, comprendente la certificazione ISEE, che si ottiene a seguito della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), all’interno della quale sarà possibile risalire ai dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del beneficiario. A questa si aggiunge l’autocertificazione volta ad indicare la residenza e la cittadinanza del soggetto – allo stesso modo si renderà necessario mostrare il proprio permesso di soggiorno in caso di extracomunitari -, nonché un documento d’identità valido.

Banconote
Banconote da 50 e 100 euro (Shutterstock foto) – www.buildingcue.it

L’iter della richiesta per l’assegno

Entro e non oltre i sei mesi successivi alla nascita – le stesse tempistiche valgono per l’ingresso nel nucleo famigliare di un membro adottato o in affidamento preadottivo – bisognerà presentare la domanda, rivolgendosi direttamente al Comune in cui la madre risiede. Successivamente sarà lo stesso ente locale territoriale ad accertarsi dell’effettiva sussistenza dei requisiti.

Entrerà poi in gioco l’INPS, ente a cui spetta il versamento dell’importo. Ma l’Istituto potrà anche richiedere un’ulteriore documentazione aggiuntiva, attenendosi alle norme relative allo specifico ente comunale di riferimento. Come anticipato, la liquidazione avverrà a cadenza mensile, nel corso di un periodo pari a massimo cinque mesi.