Gli atti degli abusi edilizi saranno accessibili ai cittadini
Il cittadino ha il diritto di essere informato sulle decisioni prese da un ente pubblico, nel rispetto delle norme che regolano la trasparenza amministrativa. Per tale motivo, l’ANAC tramite un documento comunica che gli atti degli abusi edilizi saranno accessibili ai cittadini.
Cosa si intende per abusi edilizi?
Gli abusi edilizi rappresentano interventi di costruzione o ristrutturazione realizzati in violazione delle leggi, dei regolamenti e delle normative locali che regolamentano il settore edilizio. Questi interventi possono comprendere l’installazione di nuove strutture, la modifica di edifici preesistenti o altre modifiche non autorizzate.
Tra gli abusi edilizi rientrano la costruzione di edifici privi di regolare autorizzazione, l’espansione non consentita di strutture esistenti e l’uso improprio di zone (quali la conversione di un’area residenziale in un’attività commerciale senza i necessari permessi). Inoltre, la mancata conformità ai regolamenti in materia di sicurezza e di zonizzazione può configurare un abuso edilizio.
Tali pratiche possono comportare seri rischi per la sicurezza pubblica e privata. Le strutture non conformi potrebbero costituire un pericolo per gli occupanti e per chiunque si trovi nelle immediate vicinanze. Abusi edilizi in aree protette, come riserve naturali o zone di interesse ambientale, possono provocare danni irreparabili all’ecosistema locale. Inoltre, essi possono avere impatti sociali ed economici rilevanti, influendo negativamente sulla qualità della vita dei residenti locali, causando deprezzamenti immobiliari e ostacolando lo sviluppo sostenibile.
I proprietari di immobili coinvolti in abusi edilizi possono essere soggetti a sanzioni legali, tra cui multe salate, richieste di demolizione o ripristino delle strutture non conformi e, in casi gravi, persino procedimenti penali. In circostanze specifiche, le autorità locali potrebbero concedere la regolarizzazione degli abusi edilizi, previa soddisfazione di determinati requisiti e versamento delle sanzioni appropriate.
Gli atti degli abusi edilizi accessibili ai cittadini
Nel contesto di una richiesta di accesso a documenti riguardanti un abuso edilizio, l’ANAC ha specificato che il richiedente non assume il ruolo di “parte” nel procedimento, poiché non risulta essere il titolare di una situazione giuridicamente rilevante. Tuttavia, in qualità di cittadino, ha diritto di essere informato sulle decisioni prese dall’ente pubblico, nel rispetto delle disposizioni sulla trasparenza amministrativa.
Questo chiarimento è stato fornito dall’ANAC in risposta a una richiesta di parere avanzata dal Responsabile Anticorruzione di un comune della provincia di Viterbo, in merito alla richiesta di accesso agli atti relativi all’accertamento di un abuso edilizio. L’ANAC sottolinea che spetta all’amministrazione bilanciare gli interessi coinvolti, conciliando la necessità di trasparenza nell’azione amministrativa con la protezione di interessi superiori.
È essenziale che l’ente motivi le valutazioni effettuate, esplicitando chiaramente le ragioni di un eventuale rifiuto, che devono essere riconducibili alla mancanza dei presupposti normativi (come, ad esempio, l’assenza di un interesse diretto, concreto e attuale, o l’indisponibilità del documento richiesto, ecc.). Con l’Atto del Presidente del 26 settembre 2023, l’Autorità ha ribadito i compiti dell’amministrazione comunale, fornendo al contempo indicazioni generali sull’accesso agli atti.
I risultati del procedimento potranno essere resi pubblici in conformità con gli obblighi stabiliti dal decreto legislativo n. 33/2013 in materia di pubblicazione dei provvedimenti amministrativi. Nel caso di mancata osservanza, il privato può presentare una richiesta di accesso civico “semplice”. L’ANAC ricorda che la norma impone la pubblicazione dei provvedimenti adottati dagli organi politici e dai dirigenti solo in forma di “elenchi”. Tuttavia, gli enti, nell’ambito della loro discrezionalità e per incrementare la trasparenza delle attività, possono scegliere di pubblicare integralmente i provvedimenti, pur avendo cura di omettere le informazioni riservate nel rispetto delle leggi sulla privacy.
A cosa può avere accesso il cittadino?
Oltre all’accesso civico “semplice“, il cittadino ha la possibilità di presentare una richiesta di accesso civico “generalizzato” per ottenere dati, documenti e informazioni detenuti dalle pubbliche amministrazioni, che vanno oltre quanto già soggetto a obbligo di pubblicazione.
Tuttavia, questo tipo di accesso può essere limitato dalla tutela di interessi pubblici quali la sicurezza, l’ordine pubblico, la sicurezza nazionale, la difesa e questioni militari, le relazioni internazionali, ecc., o dalla salvaguardia di interessi privati come la protezione dei dati personali, la libertà e la confidenzialità della corrispondenza, ecc.
Infine, esiste l’accesso civico “documentale“, il quale richiede al privato che chiede di consultare un atto amministrativo di dimostrare di avere un “interesse diretto, concreto e attuale, che corrisponda a una situazione giuridicamente tutelata e che sia collegato al documento richiesto“. Questo per evitare che l’istituto diventi uno strumento di controllo generalizzato sull’attività dell’amministrazione. L’accesso documentale consente quindi una conoscenza dettagliata, limitata ai dati “pertinenti”.