Il bambù come materiale da costruzione
Aprile 2016. Ore 18.58 locali. Un terremoto di magnitudo 7.8 colpisce l’Ecuador, provocando oltre 600 vittime, 12000 feriti e migliaia di sfollati. Molte città sono completamente distrutte. Ma nello scenario post-apocalittico provocato dall’ennesima subduzione della placca di Nazca, in alcune città come Pedernales e Portoviejo alcune case rimangono in piedi, e sono quelle costruite in bambù. Ebbene sì, le costruzioni in bambù hanno resistito ad un terremoto meglio di quelle in calcestruzzo armato, e non si tratta di un caso.
Da quel giorno il bambù è entrato prepotentemente nelle norme costruttive nazionali del paese come materiale da costruzione, come testimoniò Alvaro Cabrera dell’Inbar:
“Il fatto che le strutture in bambù siano ancora in piedi dopo un terremoto di tale magnitudo dimostra ciò in cui abbiamo sempre creduto, ovvero che il bambù, se utilizzato correttamente, offre una soluzione più sicura, sostenibile ed economica rispetto al calcestruzzo”
Perché quelle case hanno resistito? Principalmente perché il bambù è un ottimo materiale da costruzione. Per questo andiamo a conoscerlo meglio, elencando alcune delle sue migliori proprietà peculiari.
SOSTENIBILITA’
Prima di tutto il bambù è di origine vegetale, è disponibile in grandi quantità in natura ed ha una crescita molto veloce: alcune specie possono crescere di 890 mm in 24 h.
LEGGEREZZA
E’ dotato di grande leggerezza, pesa circa un decimo dell’acciaio ed è inoltre capace di assorbire CO2 meglio rispetto ad altri arbusti, a causa della superficie fogliare più ampia.
COSTO
Anche a causa dell’estrema leggerezza, che taglia i costi di raccolta e trasporto, il bambù è davvero molto economico: una canna di 3 metri costa intorno ai 15 Euro
RESISTENZA
Se il bambù viene soprannominato l’ ”acciaio vegetale” un motivo ci deve essere. Esso ha una resistenza alla compressione maggiore di quella del legno e del calcestruzzo e una resistenza a trazione molto simile a quella dell’acciaio. Il bambù ha sviluppato queste proprietà meccaniche durante la sua storia evolutiva, per adattarsi al forte vento del suo habitat. Per questo si presenta con radici rizomatose e un fusto cilindrico con internodi cavi e nodi molto evidenti.
FORMA
Proprietà non meno importante è che il bambù può assumere quasi tutte le forme possibili, se trattato in maniera opportuna mentre cresce. Ad esempio possono essere creati degli archi forzando la crescita del bambù nella forma desiderata, processo che costa molto meno che utilizzando invece il legname. Altri metodi di formatura tradizionali, come l’applicazione di calore o di pressione, possono essere utilizzati anche per curvare o appiattire gli steli recisi. Inoltre può essere laminato per realizzare fogli e tavole, e in Cina e in Giappone sono stati realizzati anche dei pavimenti.
PROTEZIONE
Il bambù non trattato però può essere dannoso. Per resistere all’attacco degli insetti e al marciume se a stretto contatto con l’acqua, esso deve essere lavorato con una miscela di borace e acido borico ed essere sottoposto ad un trattamento di rimozione degli amidi.
STORIA
Nell’estremo oriente le proprietà del bambù sono sfruttate da tanto tempo. Si ha notizia che in Cina e in India alcuni semplici ponti sospesi siano stati realizzati con questo materiale già nel 960 AC., il più longevo dei quali ha collegato per oltre 1700 anni, fino al 2008, le sponde del fiume Min. In Giappone veniva utilizzato come elemento decorativo o per realizzare delle impalcature.
E OGGI?
Come detto precedentemente, il bambù viene utilizzato come materiale da costruzione nei paesi dell’estremo oriente e dell’America Latina, ma ultimamente anche Stati Uniti e Francia hanno iniziato a normarlo. All’EXPO 2010 di Shanghai per il padiglione dell’India è stata realizzata la più grande cupola al mondo in bambù, dal diametro di circa 34 m, sorretta da pali in acciaio da 18 m e rinforzata con barre e malta di cemento.
Qualche mese fa invece in Indonesia è stato costruito un bellissimo ponte pedonale, realizzato dallo studio di architettura Indonesian Architects Without Borders, presentato alla seconda biennale del bambù.
E IN ITALIA?
Il bambù è ancora poco considerato nei paesi occidentali, e nel nostro paese raramente se ne parla. Principalmente la comunità è abbastanza scettica riguardo l’effettiva resistenza di questo materiale, che viene accusato di espandersi e contrarsi troppo a contatto con grandi quantitavi di acqua e con netti sbalzi di temperature. Ci sono dei dubbi anche circa le modalità di taglio e alcuni trattamenti “pesanti” che non renderebbero più eco questo materiale.
La ragione come sempre sta nel mezzo, non ci resta che aspettare e verificare!