Bari, l’Astronave Di Renzo Piano perde i pezzi: necessitano interventi di ristrutturazione
Patrimonio del calcio Italiano, costruito in occasione dei Mondiali Italiani del 1990, lo stadio San Nicola di Bari, progettato dall’Archistar Renzo Piano, rappresenta un patrimonio per il calcio Italiano che va tutelato e preservato. Sorge nella zona sud-ovest della città in un’area di 533.000 m2. Di proprietà del comune di Bari, è stato soprannominato dal suo stesso progettista “Astronave” per la sua caratteristica conformazione architettonica.
Qualcosa sullo stadio
E’ una struttura ellittica in cemento armato, composta da 26 elementi prefabbricati nella parte superiore. Il supporto della copertura è stata realizzata con 130 tonnellate di tubolari di acciaio inossidabile lunghi fino a 25 metri. Le tubolari poggiano su travi in acciaio a sezione scatolare che si lanciano a sbalzo verso il centro del campo e la copertura è stata realizzata utilizzando fibra di vetro rivestita di Teflon. La membrana della copertura è permeabile alla luce e si sviluppa sopra le tribune formando una specie di conchiglia. Una struttura sempre attuale alla quale è stata riconosciuta con decreto 18 maggio 2007 “un particolare carattere artistico”.
Oggi purtroppo…
A 27 anni dalla sua edificazione purtroppo il San Nicola risente dei segni del tempo. La copertura in teflon soffre il deterioramento dovuto al passare degli anni, e ormai sono numerosi i teloni strappati alla struttura metallica compromettendo l’immagine dell’impianto sportivo. A quanto pare non ci sarà modo di sostituire i petali della copertura per mancanza di fondi. Ogni elemento di copertura graverebbe sul comune per un costo di 170.000 euro, quindi un totale di 1,7 milioni di euro.
L’assessore allo sport del comune di Bari intervistato da “Repubblica” spiega che per l’impianto è stata aperta una gara d’appalto, per la quale è prevista una concessione di cinque anni. Questa scelta ricade da analisi svolte dal Comune secondo la quale sarebbe la soluzione più redditizia per l’investitore.
Ma l’assessore non si nasconde ed esprime il suo desiderio che qualche privato prenda totalmente la situazione in mano investendo per il rilancio dello stadio sulla via già tracciata dall’Archistar Renzo Piano che ha illustrato un riammodernamento dello stadio con l’eliminazione della pista di atletica e quindi con l’avvicinamento delle tribune al campo da gioco.
Dunque un riammodernamento che si avvicina agli standard che ormai sempre più stadi cercano di rispettare rifacendosi al modello Inglese; in Italia la strada è ancora lunga, ma qualcosa si sta muovendo.
Comunque l’assessore precisa che non c’è pericolo per i tifosi poiché il problema non tocca l’aspetto strutturale dell’impianto. Infatti il collaudo statico effettuato dallo studio Vitone ha dato esiti positivi.
Dunque tutti allo stadio, sperando che un domani questo impianto torni agli splendori di un tempo.