Bologna, affitti a 500 euro al mese: saranno destinate a famiglie e ai lavortori
Spuntano a Bologna delle case al costo di 500 euro al mese. Verranno destinate a famiglie ed ai lavoratori: come accedere agli edifici.
Nel cuore di Bologna, un nuovo progetto di edilizia sociale sta prendendo forma per rispondere alla crescente crisi abitativa. Con affitti calmierati e soluzioni moderne, questa iniziativa si rivolge a coloro che non possono accedere alle case popolari ma nemmeno permettersi un’abitazione a prezzo di mercato.
Sono 33 gli appartamenti disponibili, frutto di un piano di riqualificazione urbana che mira a offrire alloggi dignitosi a lavoratori e famiglie in difficoltà economica. Situati nel quartiere Navile, questi appartamenti fanno parte di un complesso edilizio che sorge in via John Cage, non lontano dall’ex mercato ortofrutticolo.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Bologna, ha aperto il bando il 15 gennaio, permettendo agli interessati di presentare la propria candidatura fino al 28 febbraio. L’obiettivo è dare una risposta concreta a chi si trova nella cosiddetta “fascia grigia”, ovvero persone con un reddito troppo alto per ottenere una casa popolare ma insufficiente per il mercato privato.
Le abitazioni sono di varie metrature, dai bilocali di 50 metri quadrati ai penta-locali di 88 metri quadrati, distribuiti su quattro piani e dotati di garage. L’accesso al bando è vincolato a un ISEE compreso tra 9360 e 35mila euro e alla residenza o all’impiego in città. Tra le categorie con punteggi prioritari figurano le donne vittime di violenza, seguite dai servizi sociali, oltre ai lavoratori con contratti atipici e alle famiglie numerose.
Bologna, un nuovo modello: l’iniziativa del comune
L’affitto concordato oscilla tra i 500 e i 600 euro, una cifra ormai difficile da trovare in una città con un mercato immobiliare in continua crescita. Il presidente di Acer, Marco Bertuzzi, sottolinea l’importanza del progetto, che prevede soluzioni abitative pensate per l’accessibilità e la sostenibilità. L’edificio è dotato di ascensore e bagni con piatti doccia a raso per le persone con disabilità motorie, mentre per la sicurezza degli inquilini è stata eliminata completamente la presenza del gas.
L’intera struttura è stata progettata con particolare attenzione all’efficienza energetica, grazie all’uso di cappotti termici e serramenti di nuova generazione. Un’attenzione che non si limita solo alla sostenibilità ambientale, ma anche alla creazione di un ambiente abitativo confortevole e sicuro per i futuri residenti.
La strategia del Comune per contrastare l’emergenza casa: l’iniziativa innovativa
L’amministrazione bolognese punta a estendere il modello a circa seicento alloggi sociali previsti dal Piano comunale per l’abitare. Tra le soluzioni in fase di progettazione, c’è anche la riqualificazione dell’ex centro sociale XM24 in viale Fioravanti 24, che diventerà un co-housing con spazi condivisi, incentivando una nuova idea di comunità abitativa.
Parallelamente, si sta lavorando alla gestione degli immobili occupati, come quello di via Carracci, dove il Comune prevede di pubblicare un bando ad hoc per regolarizzare la situazione degli inquilini attualmente seguiti dai servizi sociali. Un passo importante per garantire che il diritto alla casa sia tutelato per tutti, senza lasciare indietro le fasce più vulnerabili della popolazione.