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Bologna è stata la “New York del Medioevo”, le sue torri dominavano la città

Bologna è la città medievale per eccellenza, ed ancora oggi si possono ammirare altissimi torri tipiche del capoluogo emiliano.

Bologna è una particolare città dal fascino unico, a partire dalla sua architettura medievale che domina tutto il centro storico. Infatti, a differenza di altre città, come Firenze, non ha subìto grossi cambiamenti architettonici tipici del Rinascimento, e forse è questo che rende Bologna una città unica.

Infatti, basta girare per il centro storico per vedere palazzi tipici del Medioevo, oltre a strette vie caratterizzate da una moltitudine di palazzi nascosti che in qualche modo continuano a preservare l’identità della città.

Ma basta dare un’occhiata dall’alto, magari da una delle tante terrazze panoramiche, e noterai qualcosa di strano: esistono delle vere e proprie torri medievali. Ora sono solo una ventina, ma prima c’erano molte più torri, dei veri e propri grattacieli da far invidia ad un’odierna New York.

Le torri sono state costruite tra l’XI e il XIII secolo e sono testimoni di un’epoca caratterizzata da lotte tra l’Impero e la Chiesa, e da rivalità tra guelfi e ghibellini. Le famiglie di Bologna, come i Geremei e i Lambertazzi, si sfidavano per il potere, e le torri diventavano simboli di questa lotta. Ora le torri più famose e iconiche sono Garisenda e degli Asinelli.

L’origine delle torri

Allora, partiamo dalle origini! Le prime torri sono state erette tra l’XI e il XII secolo sotto l’amministrazione di Matilde di Canossa. Queste strutture servivano principalmente per difendersi dagli attacchi e per avvistare eventuali pericoli. Pensaci: le torri come la Garisenda e degli Asinelli erano come gli occhi della città, sempre attenti a qualunque minaccia. Dopo la morte di Matilde nel 1115, il controllo delle torri passò alle famiglie nobiliari, e così iniziarono a diventare simboli di potere.

Immagina come doveva essere: ogni famiglia cercava di costruire torri sempre più alte e imponenti per mostrare la propria ricchezza e autorità. Con il passare del tempo, però, la situazione cambiò. Intorno al 1120, le torri cominciarono a moltiplicarsi, costruite sia da nobili ghibellini che guelfi. Insomma, era un vero e proprio “cantiere” di torri, tutte pronte a difendere e attaccare durante le lotte tra fazioni. Ma dal Trecento in poi, la musica cambiò. Senza più motivazioni belliche, molte di queste torri vennero abbattute o trasformate in carceri, abitazioni o negozi.

La Torre di Garisenda vista dalla Torre degli Asinelli (WikipediaTango7174 FOTO) – www.buildingcue.it

Le due torri

Ora, parliamo delle Due Torri che sono forse le più famose di Bologna! La Torre degli Asinelli è stata costruita tra il 1109 e il 1119 dalla famiglia Asinelli, e nel secolo successivo è passata al Comune. E’ alta 97,20 metri e si contano 498 gradini, e chi riesce a salirci sopra può godere di una vista panoramica incredibile della città. È un’esperienza che ti lascia senza parole! Dall’altra parte, abbiamo la Torre Garisenda, che è coeva all’Asinelli e alta “solo” 47 metri (anche se ora è chiusa al pubblico e in via di ristrutturazione). Quella torre è famosa per la sua inclinazione, dovuta al cedimento del terreno. E sai che è stata citata anche da Dante nella sua Divina Commedia?

Nel XIV secolo, per paura che crollasse, la Garisenda è stata abbassata. Il Fascino delle Torri Medievali Tra il XII e il XIII secolo, Bologna era pienissima di torri. Si stima che ce ne fossero tra 100 e 180, e ognuna di esse rappresentava non solo potere, ma anche un modo per ostentare la propria ricchezza. Alcune erano così importanti che erano anche abitate. Ma, ahimè, dopo il XIII secolo, molte di queste torri vennero demolite o riadattate a nuovi usi, come residenze o prigioni. Oggi, di quelle torri ne restano solo 22, ma le Due Torri rimangono il simbolo indiscusso di Bologna.

Published by
Mattia Paparo