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Bonus Casa, meglio approfittarne quest’anno | Dal 2026 sarà tutto più difficile e non ti tornano indietro neanche un centesimo

Fate presto ad usarlo (pixabay.com) - www.buildingcue.it

Scopri come pianificare al meglio i tuoi interventi domestici, tenendo conto dei vincoli che potranno variare dal 2026.

Il discorrere continuo su numeri, percentuali e vincoli può risultare confuso: è un complesso gioco di incastri dove entrate e uscite si intercambiano, più o meno sapientemente.

Le immagini di cantieri impeccabili rassicurano su soglie positive di rinnovamento, ma sorgono subito dubbi sulle normative da seguire.

È un’equazione che non si risolve subito, perché dietro a ogni cifra ci sono vincoli e limiti da considerare attentamente, trovando un equilibrio tra la spesa odierna e il recupero futuro.

Tuttavia, all’interno del frastuono informativo sui bonus attinenti le ristrutturazioni casalinghe, una certezza emerge: conoscere le soglie appropriate permette di costruire una strategia solida, adatta ad ogni cambiamento.

Chiarimenti sulla normativa 2025

Come sottolineato da Trading.it, la Legge n. 207 del 2024 stabilisce che per le ristrutturazioni della prima casa effettuate nel 2025 si potrà detrarre il 50% delle spese fino a un massimo di 96 000 €, suddivise in dieci anni. Tuttavia, chi ha un reddito complessivo superiore a 75 000 € annui troverà un limite di detrazione fissato a 7 000 € all’anno, indipendentemente dall’importo speso.

Il meccanismo prevede di iniziare con un “tetto di base” di 14 000 €, a cui si applica un coefficiente di 0,5 per calcolare la quota di spesa su cui effettuare la detrazione. Questo genera un massimale annuo che, per chi ha redditi superiori alla soglia di 75 000 €, non potrà superare i 7 000 €. Sempre secondo Trading.it, nel 2025 chi sostiene 96 000 € di lavori su una prima casa, senza figli a carico, potrà beneficiare di una detrazione annuale di 7 000 € per dieci anni, al netto delle imposte Irpef da versare.

cantiere in corso
Bisogna conoscere la normativa (pixabay.com) – www.buildingcue.it

Cosa cambierà dal 2026

Contrariamente a quanto si possa pensare, non ci saranno ulteriori restrizioni sui limiti di reddito dal 2026, almeno per quanto riguarda la soglia di 75 000 €. Rimarrà invece valida la modifica della percentuale di detrazione: dal 2026 il beneficio scenderà al 36% delle spese, sempre distribuito su un massimo di 96 000 € in dieci anni. In sintesi, chi supera la soglia di reddito continuerà a vedere il proprio limite annuo fissato a 7 000 €, ma applicherà una percentuale inferiore sullo stesso massimale di spesa. Questo significa che la quota detraibile annualmente sarà ridotta rispetto al 2025, rendendo l’operazione meno vantaggiosa anche se comunque non vana.

Di fronte a queste nuove regole, l’invito è chiaro: sfruttare al più presto il 50% di detrazione nel 2025 per massimizzare il recupero, poiché in futuro la convenienza diminuirà. Solo alla fine di questo iter capiremo che il temuto “tetto” rimarrà sostanzialmente invariato e che l’unica vera variabile rimarrà la percentuale di sgravio.