Bonus Università, il Governo alza la soglia ISEE | Migliaia di studenti tagliati fuori: studiare diventa un lusso

Studiare diventa complicato (pexels.com) - www.buildingcue.it
Bonus Università: il Governo alza i livelli dell’ ISEE con migliaia di studenti esclusi. Studiare diventa complicato.
Il panorama universitario si trova nuovamente al centro di un cambiamento potenzialmente impattante per migliaia di studenti che desiderano portare avanti i loro studi.
Ogni anno, le borse di studio vengono assegnate in base a parametri economici definiti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), ma le recenti modifiche sembrano causare più esclusione che inclusione.
L’innalzamento delle soglie ISEE e ISPE è tale che molte persone rischiano di perdere un sostegno economico cruciale per il prosieguo degli studi, con non poche perplessità.
Questa situazione solleva serie preoccupazioni riguardo alla crescente difficoltà di accesso all’istruzione universitaria, trasformando il diritto allo studio in un privilegio sempre più limitato.
Un incremento inadeguato
Come riportato da Informazione Fiscale e dalla Gazzetta Ufficiale, il decreto MUR n. 180/2025 ha fissato i nuovi limiti per l’accesso alle borse di studio per l’anno accademico 2025/2026. Secondo le nuove disposizioni, la soglia massima dell’ISEE è stata fissata a 27. 948,60 euro, mentre il limite ISPE è stato portato a 60. 757,87 euro. Questo aggiornamento risulta dalla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, aumentato dello 0,8% nell’ultimo anno.
Sebbene ci sia stato un incremento, esso appare marginale rispetto alle reali esigenze degli studenti e alle condizioni economiche delle famiglie italiane. Il rischio concreto è che molte famiglie si trovino a superare di poco le nuove soglie, perdendo così il diritto a una borsa di studio e subendo un impatto notevole sulla possibilità di proseguire il loro percorso accademico.

Una misura discussa
Oltre alla revisione delle soglie ISEE e ISPE, anche gli importi minimi delle borse di studio hanno subito un lieve incremento. Il decreto MUR n. 181/2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 marzo, stabilisce che gli studenti fuori sede riceveranno un contributo minimo di 7. 072,10 euro (rispetto ai 7. 015,97 euro dell’anno precedente), i pendolari avranno a disposizione 4. 132,85 euro (rispetto ai 4. 100,05 euro precedenti), mentre per gli studenti in sede l’importo minimo sarà di 2. 850,26 euro (contro i 2. 827,64 euro del 2024).
Tuttavia, anche questo incremento, sebbene presente, appare irrisorio di fronte all’inflazione e ai crescenti costi della vita. Affitti, trasporti e materiali didattici rappresentano spese che continuano a salire senza un adeguato supporto economico per gli studenti. È evidente che, nonostante le nuove soglie e l’aumento degli importi, il numero di studenti che rimarranno esclusi dai benefici economici sarà molto più alto di quanto si possa pensare. Secondo molti universitari, questo modesto incremento delle soglie non tiene conto della difficile situazione economica delle famiglie italiane, molte delle quali si troveranno appena sopra il limite stabilito, perdendo così ogni diritto alle borse di studio.