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Bottiglie di plastica come mattoni, l’idea di otto ingegneri indiani

Usare le bottiglie di plastica come mattoni è l’ultima idea per un’edilizia sostenibile proveniente direttamente dall’India. Otto ingegneri indiani dell’Adithya Institute of Technology hanno inventato qualcosa che ai professionisti italiani potrebbe risultare inaudita. L’intento è quello di ridurre il costo di costruzione in paesi dove è la voce di spesa più sostanziosa, come quelli africani o orientali. Nel terzo e quarto mondo la carenza di alloggi costringe le famiglie a vivere nelle baraccopoli a ridosso delle città, ove sono gravi le condizioni igienico-sanitarie. Lo studio ha come scopo la risoluzione di questo grave problema di disuguaglianza sociale.

La società consumistica odierna fa dell’usa e getta il suo mantra. Le bottiglie di plastica sono una grossa fetta dei rifiuti urbani che ogni giorno riempiono le discariche e i nostri mari. La possibilità di riutilizzarle risolverebbe anche il problema della dispersione delle plastiche, così da tutelare l’ambiente e risparmiare danaro per lo smaltimento. La domanda che sorge spontanea è: in che modo possono essere utilizzate le bottiglie di plastica come mattoni?

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La genesi dell’idea delle bottiglie di plastica come mattoni

Siva Sankar, K. Ajith, G. Naveen Kumar, Gopi Krishnan, John Sebastian, V. Nachiyappan, S. Sarath Kumar e M. Naveen sono i membri del team di ricerca. L’idea è nata dalla scoperta che alcune persone in Africa hanno utilizzato bottiglie di plastica di Coca-cola, riempite di sabbia e pietrisco, come mattoni per realizzare delle piccole case in muratura portante. Il loro metodo ovviamente era del tutto sbagliato, ma l’dea, agli occhi dei ricercatori indiani, è risultata molto buona. Ma come fare per usare le bottiglie di plastica come mattoni in un modo sicuro?

Per ora è ancora in fase di studio, ma stesso accanto all’università hanno realizzato dei bagni con le pareti perimetrali realizzate con questa innovativa tecnologia. All’interno delle bottiglie, però, gli ingegneri hanno inserito loppa d’altoforno, proveniente dalla fonderia poco distante, e non della semplice sabbia. I test di compressione hanno qualificato le bottiglie come un materiale perfino migliore dei mattoni tradizionali che generalmente si usano. Non è chiaro però se fanno riferimento al mattone forato o al mattone cotto pieno usato anche come elemento strutturale.

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Un’idea che arriva da lontano

La prima casa di bottiglia fu costruita nel 1902 da William F.Peck in Tonopah, Nevda. La casa è stata costruita con 10.000 bottiglie di birra e fu demolita solamente nei primi anni ’80. Il primo progetto di costruzione di bottiglie di plastica fu inaugurato in Uganda dall’associazione del villaggio di Butakoola per lo sviluppo (BUVAD) nel 2010 nel distretto di Cayuga. Un sondaggio della comunità ha rivelato che molti agricoltori di Kayunga hanno registrato bassi raccolti a causa di scarsa fertilità del suolo dovuta alla presenza di rifiuti, come bottiglie e sacchetti di politene, nel terreno.

Si decise quindi di prendere i rifiuti e usare le bottiglie di plastica come mattoni per costruire le case per gli lavoratori agricoli. Si vide che, isolando le pareti con paglia, la plastica potesse avere la durata necessaria per rendere sicura la vita tra le mura. In attesa dell’avanzamento degli studi, le critiche al suo uso possono essere tante ma stavolta i pro sembrano superare di certo i contro. Un’alternativa è anche il mattone anti inquinamento Breathe Brick.

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Published by
Marcello Raiano