E’ largamente riconosciuto che gli investimenti in infrastrutture rivestono un ruolo assolutamente strategico all’interno dello sviluppo sociale ed economico di un Paese.
Nel medio e lungo periodo, l’efficienza infrastrutturale si traduce in importanti risparmi in termini di costi e di tempi con evidenti vantaggi di produttività per le aziende. Nel breve periodo, gli effetti diretti, indiretti e indotti che si producono nella fase di realizzazione delle opere, costituiscono una rilevante opportunità anche a livello occupazionale.
Storicamente, purtroppo, l’Italia si è contraddistinta (e lo fa tuttora) per un ritardo infrastrutturale rispetto ai partner europei che assume caratteri particolarmente marcati nel caso del sistema dei trasporti.
Il contesto delineato aiuta a comprendere la crescente pressione che negli ultimi anni è stata attuata a livello nazionale per il recupero del gap di dotazione infrastrutturale in questo specifico settore e che, accompagnata dal tenace tentativo di contenimento della spesa pubblica, richiede un’evoluzione normativa ed operativa delle modalità di finanziamento degli interventi. La Pubblica Amministrazione intende porsi oggi in una logica di progettazione finanziaria che la spinge alla ricerca di innovazioni nel finanziamento degli investimenti, rendendo necessaria l’adozione di nuovi strumenti, tecniche e soluzioni volte a creare occasioni per condividere costi, complessità, risorse e rischi del progetto.
Pertanto, anche sulla base delle esperienze estere, per finanziare le infrastrutture di trasporto dotate di un’intrinseca utilità economica, recentemente in Italia, sono stati adottati o sono in fase di introduzione alcuni strumenti innovativi ad elevato potenziale in termini di contenimento della spesa pubblica. Essi sono riconducibili a quattro categorie fondamentali: la Project Finance, la “cattura del valore” immobiliare e commerciale, l’imposizione fiscale mirata (riconducibile sia alle imposte di scopo che a forme di road pricing in ambito urbano) e la Direttiva Eurovignette (come forma di finanziamento cross modal).
Nei prossimi articoli cercheremo di analizzare in che direzione si sta sviluppando il mercato per il finanziamento e per la realizzazione delle infrastrutture e in che modo la PA italiana intenderà sfruttare gli strumenti finanziari di nuova generazione oggi a sua disposizione.