Proprietà e utilizzi del calcestruzzo cellulare

Detto anche AAC (acronimo dell’inglese Autoclaved Aerated Concrete), il calcestruzzo cellulare è un materiale totalmente minerale prodotto con componenti di cui esiste una grande abbondanza in natura; più precisamente è ottenuto da una miscela di sabbia silicea, acqua, cemento, calce e alluminio. Proprio grazie alla reazione tra calce e alluminio, dopo un processo di maturazione ad alta pressione in autoclave, che si sviluppa gas idrogeno che consente di ottenere una porosità uniforme. Il processo di formazione di questo materiale non è molto costoso, e i materiali di scarto vengono riutilizzati e rientrano nel processo di produzione.

I vantaggi

Il calcestruzzo cellulare è un materiale che presenta numerosi vantaggi. La sua struttura porosa comporta un basso peso specifico (massa volumica a secco di circa 500 kg/mc). La presenza al suo interno di bolle d’aria, lo rende molto traspirante, garantendo in questo modo il controllo dell’umidità. Infatti la superficie porosa assorbe l’umidità per capillarità e la disperde sull’intera struttura garantendo cosi un asciugatura costante della parete muraria. Questa struttura cellulare, fa si che si abbia anche un ottimo isolamento acustico. Da notare anche l’ottima resistenza al fuoco che garantiscono i silicati di calcio. Indiscutibili vantaggi si hanno anche dal punto di vista termico, che comprendono l’eliminazione dei ponti termici, e il superfluo utilizzo dell’isolante aggiuntivo. Di conseguenza si hanno grandi vantaggi anche dal punto di vista energetico: Il grado di permeabilità all’aria di un muro in calcestruzzo cellulare è più performante di quello di altri materiali: per una superficie di 1 m2, un muro in calcestruzzo lascia passare, in media, fino a 2,5 m3 di aria per ora, mentre il calcestruzzo cellulare è attraversato da soli 0,6 m3 in un’ora. Dunque con minori infiltrazioni d’aria, si ha un grande risparmio energetico.

Posa in opera

Questo materiale viene commercializzato in forma di pannelli, blocchi autoportanti o granuli sfusi. I granuli si possono impiegare come materiale di riempimento nelle intercapedini di coperture e pareti garantendo cosi un più alto isolamento della struttura sotto molti aspetti in base a quanto detto prima. I pannelli trovano impiego come strato di isolamento esterno e interno. Dunque, stiamo parlando di un materiale molto versatile che può essere impiegato in svariati casi. L’utilizzo di questo materiale con blocchi autoportanti è dovuto alle sue ottime caratteristiche meccaniche: un muro portante sopporta fino a 18 tonnellate al metro lineare. La posa in opera risulta non molto impegnativa anche dal punto di vista fisico grazie alla loro leggerezza. I pannelli possono essere applicati a secco con chiodatura o tramite incollaggio. Nei sistemi autoportanti la giunzione tra blocchi lavorati ad incastro avviene tramite impasti di malta a base di calce e collanti speciali.

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Luca Quarato