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Canone Rai, svolta epocale | Ora ti rimborsano tutto perché non dovevi pagarlo in bolletta: ecco come ottenerlo

Illustrazione di un telecomando (Pixabay)

Illustrazione di un telecomando (Pixabay FOTO) - www.buildingcue.it

Ogni anno il canone Rai è una sorta di mazzata, da pagare controvoglia. Ora c’è una svolta epocale, puoi chiedere un rimborso.

Il canone Rai è una tassa imposta ai cittadini italiani per il possesso di apparecchi televisivi, destinata a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo nazionale.

Introdotto nel 1954, il canone aveva inizialmente l’obiettivo di garantire l’indipendenza e il pluralismo dell’informazione, evitando che la televisione fosse controllata da entità private o straniere.

La Rai, come ente pubblico, utilizza questi fondi per produrre contenuti culturali, informativi e di intrattenimento.

La storia del canone è  molto lunga, ma una riforma del 2016 ha introdotto il pagamento del canone in bolletta elettrica, semplificando la raccolta e riducendo l’evasione fiscale.

Le modalità di addebito

Dal 2016, in Italia, il canone Rai è stato integrato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica, con l’intento di semplificare il processo di pagamento e garantire una maggiore adesione. Questo cambiamento ha avuto lo scopo di ridurre l’evasione fiscale, poiché in passato molte persone non pagavano il canone, pur usufruendo del servizio pubblico. L’addebito è stato applicato automaticamente a tutti i titolari di un’utenza elettrica, ma con l’eccezione di alcune categorie specifiche, come i soggetti che dichiarano di non possedere un televisore o che rientrano in particolari fasce di reddito.

Tuttavia, l’introduzione dell’addebito automatico ha anche generato alcune problematiche. In particolare, si sono verificati errori nell’applicazione del canone, che hanno portato all’addebito non corretto sulla bolletta. Ad esempio, in alcuni casi, il canone è stato erroneamente addebitato a persone che non ne avevano diritto, come quelli senza televisore o coloro che rientrano nelle categorie esenti. Questo ha dato luogo alla possibilità di chiedere rimborsi per gli errori commessi.

Una persona mentre guarda un film (Pixabay)
Una persona mentre guarda un film (Pixabay FOTO) – www.buildingcue.it

Come ottenere un rimborso

Quando l’addebito del canone Rai è stato effettuato in modo errato, i cittadini hanno la possibilità di chiedere un rimborso. Esistono due principali modalità per fare richiesta: una tramite un’applicazione online, l’altra attraverso una raccomandata inviata all’Agenzia delle Entrate. In entrambi i casi, è necessario fornire una copia del documento di identità e un modulo specifico che può essere scaricato dai siti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate o della Rai.

Non tutti, tuttavia, hanno diritto a ricevere un rimborso. La richiesta può essere effettuata solo in circostanze specifiche, come nel caso di anziani con un reddito inferiore a una certa soglia, membri di categorie esenti (come diplomatici o militari stranieri) o quando il canone è stato pagato due volte da membri della stessa famiglia. Inoltre, chi ha dichiarato di non possedere apparecchi televisivi può richiedere il rimborso se l’addebito è stato effettuato erroneamente.