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Carburanti, dalle energie rinnovabili arriva il risparmio assurdo | Chi ha questo tipo di motore può esultare: costa meno della metà

Pompa di benzina (Depositphotos)

Pompa di benzina (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Ecco arrivare il carburante proveniente da fonti 100% rinnovabili. Compatibile con una vasta gamma di motori ed in grado di ridurre le emissioni di CO2

Le nostre autovetture possono essere alimentate mediante differenti tipi di carburante. Conoscere in anticipo questo dettaglio si rivelerà molto utile per evitare di commettere errori che potrebbero costarti caro, come rifornire la vettura con un carburante non adeguato. In particolare le automobili possono funzionare, prevalentemente, a benzina o gasolio.

La benzina è quella che comunemente viene maggiormente utilizzata; al giorno d’oggi nello specifico la benzina più diffusa è quella senza piombo, che garantisce una significativa riduzione del piombo presente nell’atmosfera, ottimizzando anche il funzionamento del motore. Esistono varie tipologie di benzina, che differiscono tra loro in base al numero di ottani, indicanti la resistenza del carburante nel processo di detonazione.

Il gasolio – o diesel – figura anch’esso tra i tipi di carburante maggiormente utilizzati per l’alimentazione delle vetture. Dal diesel si giunge direttamente al biodiesel, derivante da fonti rinnovabili trasformate poi in un combustibile che per caratteristiche non si discosta particolarmente dal gasolio.

Un’alternativa è rappresentata anche dal GPL, considerato più economico rispetto alle più tradizionali opzioni sopracitate, ma molti fruitori ne evidenziano un’efficienza al ribasso dal punto di vista dell’efficienza e del chilometraggio. Eppure il GPL presenta un grande punto a suo favore; viene considerato una possibilità maggiormente ecologica, poiché capace di produrre meno emissioni di CO2 nel corso della fase di combustione.

L’elettrico non è l’unica possibilità

A proposito di ecologia e riduzione dell’inquinamento, il discorso relativo all’impatto che i carburanti generano nell’ambiente è stato particolarmente attenzionato nell’ambito del processo di transizione energetica auspicato dalle autorità nazionali ed internazionali, Unione Europea in primis. Negli ultimi anni si è assistito, infatti, ad una diffusione sempre crescente dei mezzi di trasporto 100% elettrici, che garantiscono un tasso di emissioni ambientali sostanzialmente pari a zero.

Il mercato elettrico rappresenta indubbiamente la più diffusa alternativa green, ma ciò non vuol dire che sia l’unica. A finire sotto la lente d’ingrandimento, riscuotendo un’attenzione crescente, è un carburante estratto da fonti rinnovabili al 100%, che garantirà l’alimentazione dei motori diesel senza comportare un numero di emissioni particolarmente allarmanti e generando, di conseguenza, effetti meno nocivi per il nostro pianeta.

Il nuovo carburante (HVO100)
Il nuovo carburante (HVO100 foto) – www.buildingcue.it

Un’alternativa piena di vantaggi

L’HVO100, conosciuto anche come ‘Neste My Renewable Diesel‘, figura come l’alternativa, in termini di carburante, più rinnovabile e meno dannosa per l’atmosfera attualmente esistente in commercio. La sua estrazione avviene mediante l’idrogenazione di oli vegetali e grassi animali, similarmente a quanto accado per il già citato biodiesel. L’HVO100, però, non viene mescolato con il diesel e non presenta fossili, risultando maggiormente proficuo in termini di riduzione dell’impatto ambientale e di anidride carbonica, la cui emissione si stima poter essere ridotta fino al 90% rispetto al diesel, secondo i dati riportati da Panorama Auto. Ma oltre al CO2, anche le altre sostanze inquinanti riceveranno una determinante riduzione; tra queste gli ossidi di azoto, che vengono considerate dagli esperti come causanti principali dell’inquinamento dell’atmosfera.

Inoltre, l’aspetto che sta convincendo sempre più automobilisti a sfruttarne le capacità è il fatto che sia compatibile con tutti i motori diesel già esistenti, senza necessità di mettere in atto modifiche o sostituzioni alle proprie vetture. I motori continueranno a garantire le medesime prestazioni, ma in modo più pulito e generando meno inquinamento complessivo. E per quanto riguarda il prezzo? C’è da dire che l’alternativa risulta essere leggermente più dispendiosa in termini di costi rispetto al tradizionale diesel o biodiesel. Non è, tuttavia, da escludere che l’eventualità di una domanda crescente possa riequilibrare il prezzo sul mercato. Ma a prescindere da ciò, gli esperti sono assolutamente convinti nell’indicare l’HVO100 come strada più adeguata da percorrere per gli automobilisti, al fine di rendere l’utilizzo del proprio veicolo una consuetudine sempre meno inquinante e che strizzi l’occhio al benessere dell’ambiente.