Casa, te la rifai gratis anche quest’anno | Occhio, però, c’é differenza tra prima e seconde: finisci che ci sbatti il muso
Buone notizie per le famiglie italiane: anche quest’anno è possibile rifarsi casa praticamente gratis. Scopri i requisiti.
Comprare casa è un passo importante, ma spesso non basta trovare l’immobile giusto: c’è sempre qualcosa da sistemare. Che si tratti di un appartamento in città o di una villetta in campagna, ristrutturare può diventare un investimento necessario per migliorare il comfort e il valore della propria abitazione.
Negli ultimi anni, gli incentivi statali hanno dato una grossa mano a chi voleva ristrutturare, permettendo di recuperare parte della spesa attraverso le detrazioni fiscali. Questo ha reso più accessibile il rifacimento di interni, impianti e persino delle facciate degli edifici, migliorandone l’estetica e l’efficienza energetica.
Fino al 2023, chi voleva sistemare la facciata della propria casa poteva approfittare del bonus facciate, che permetteva di detrarre fino al 90% della spesa. Un’occasione d’oro per tanti proprietari, ma anche per i condomini che potevano rifare il look all’intero palazzo con un grosso sconto. Ora però le cose sono cambiate, e chi vuole approfittare degli incentivi deve fare i conti con nuove regole.
Il bonus ristrutturazione permette di recuperare il 50% delle spese fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. L’ecobonus, invece, è destinato a chi migliora l’efficienza energetica dell’edificio e, a differenza del bonus ristrutturazione, non ha un tetto massimo di spesa. La percentuale detraibile, però, si è abbassata rispetto agli anni passati, quindi è bene valutare con attenzione i costi e i benefici prima di iniziare i lavori.
Prima o seconda casa? Ecco la differenza che può costarti caro
Se fino al 2024 le agevolazioni erano uguali per tutti, dal 2025 cambia tutto: la detrazione dipende dal tipo di immobile su cui si interviene.
Chi ristruttura la prima casa potrà ancora beneficiare del 50% di detrazione, ma per le seconde case la percentuale scende al 36%. Questo vale per tutti i lavori agevolati, compreso il rifacimento della facciata. In pratica, chi possiede una seconda casa si troverà a pagare di più rispetto agli anni scorsi.
Il taglio all’ecobonus
Anche l’ecobonus ha subito un bel taglio: fino al 2024 permetteva di ottenere uno sconto fino al 75% sulla riqualificazione energetica delle parti comuni nei condomini. Ora, invece, il suo funzionamento è stato equiparato al bonus ristrutturazione, rendendo meno vantaggiosi gli interventi.
Come riportato da Qds, queste modifiche fanno parte di un piano per ridurre la spesa pubblica legata ai bonus edilizi. E non è finita qui: dal 2026 le detrazioni saranno ancora più basse. La percentuale per la prima casa scenderà dal 50% al 36%, mentre per la seconda casa si passerà dal 36% al 30%. Insomma, chi ha intenzione di ristrutturare farebbe bene a muoversi subito, prima che gli sconti si riducano ancora di più.