Case, i prezzi di vendita sono alle stelle | Dalla Nuova Zelanda arriva la soluzione definitiva: costano quanto un’auto
In un contesto di crisi immobiliare ed abitativa, i neozelandesi sono stati capaci di organizzarsi al meglio pur avendo esigue risorse a disposizione
La Nuova Zelanda è caratterizzata, dal punto di vista immobiliare, da uno dei mercati più complessi del mondo intero. Per restituire un dato meramente statistico, il valore medio di un’abitazione supera di addirittura sette volte il reddito familiare calcolato in media.
I problemi fondamentali che hanno portato a questa situazione di estrema difficoltà per le famiglie neozelandesi sono prevalentemente i costi di costruzione, che risultano nella stragrande maggioranza dei casi spropositati, nonché la burocrazia relativa agli acquisti degli immobili, che ha scoraggiato sempre più persone ad effettuare acquisizioni.
Nonostante il dato relativo all’accessibilità economica degli alloggi abbia registrato un leggero miglioramento, i prezzi effettivi sul campo appaiono ancora quantomeno proibitivi: vi basti pensare che, in media, un’abitazione può raggiungere un costo corrispondente a 480.000 euro.
La soluzione al problema abitativo per lo Stato oceanico può essere rappresentata dalle micro-case? Il trend è in crescita negli ultimi anni, sicuramente dettato dalle stringenti necessità. Ma sono molti i cittadini neozelandesi che stanno cercando di ottimizzare anche i piccoli spazi di cui possono disporre. Scopriamo di cosa si tratta.
Le micro-case: una nuova moda ‘green’?
Le micro-case, scelte da molti per i prezzi più convenienti e da altri per la maggiore sostenibilità, sono caratterizzate da una superficie che si aggira intorno ai 20 metri quadrati. Dipendentemente dagli esemplari, molte di queste soluzioni abitative possiedono un bagno esterno, un soppalco rialzato che ospita generalmente il letto e poco più. Ma i neozelandesi sono stati capaci di sfruttare al meglio le potenzialità di questa pratica e compatta soluzione abitativa.
Tiny House Hub permette di mettere in collegamento direttamente con gli edificatori, i clienti interessati all’acquisto, ed è stata proprio la sua direttrice Sharla May a manifestare la presenza di migliaia di micro-case in tutto il territorio, generalmente selezionate da persone appartenenti ad una fascia d’età più elevata. E’ il caso di una sessantenne residente a Hawke’s Bay, nella zona orientale dell’Isola del Nord, che ha raccontato di aver tentato questa esperienza abitativa dopo la separazione con il marito, definendola una vera e propria beatitudine, data la sua praticità e convenienza. Per lo spostamento della casa, che ti segue letteralmente in caso di necessità di trasloco, è stato necessario noleggiare una gru per facilitarne il sollevamento e il trasporto.
L’esperienza diretta degli acquirenti
Ma ad aver optato per la soluzione della micro-casa sono anche persone più giovani. Un quarantottenne di Auckland, ad esempio, ha scelto di provare questo tipo di abitazione per continuare a restare vicino alla sua famiglia anche dopo il divorzio dalla moglie, stabilendosi proprio nelle vicinanze della loro casa, in un sobborgo a nord della città. Volete sapere il costo? 37.000 euro. Eppure i continui mutamenti sul mercato e la crescita della domanda potrebbero portare, in futuro, a rivenderla per una cifra almeno raddoppiata.
Una trentanovenne di Christchurch ha prediletto una scelta particolare, trasferendosi in una micro-abitazione larga tre metri e alta quattro. Le preoccupazioni per questa unità abitativa in particolare sono legate alla sua posizione, lungo il fiume Avon, lasciando immaginare quelle che potrebbero essere le conseguenze in caso di una malaugurata inondazione. Ma è stata la stessa proprietaria a placare ogni possibilità di agitazione, dichiarando che, se mai questo dovesse succedere, le basterebbe liberare la casa e farla trasportare in un luogo sicuro. Più semplice di così! A riportare la notizia è ItaliaOggi.