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Certificato di abitabilità: quando è obbligatorio e quando no

Certificato abitabilità

Certificato abitabilità, ecco quando serve (DepositPhotos) - BuildingCUE

Non tutti sanno come e quando redigere il certificato di abitabilità, un documento importante: ecco tutto quello che c’è da sapere

Nel mercato immobiliare ci sono diverse cose che si dovrebbero sapere. Infatti, quando si vende una casa, ci sono numerosi dettagli che non si dovrebbero trascurare. Tra mansioni del notaio e documenti vari, alcuni potrebbero chiedersi se vale la pena redigere il certificato di abitabilità.

In effetti, non tutti sanno cosa significa redigere il certificato di abitabilità. Anzi, in alcuni casi, qualcuno potrebbe non sapere affatto dell’esistenza di questo documento. Eppure, in alcune situazioni il certificato di abitabilità potrebbe essere necessario e dovuto.

Il documento è nato nel 1934 e attesta il rispetto dei requisiti di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico di un immobile. Non era obbligatorio fino al 2001 ma sembra che le cose siano cambiate in quest’anno dopo l’approvazione del Decreto n.380.

Ma quando bisogna necessariamente redigerlo? Ci sono dei casi particolari da conoscere? Scopriamo tutte le risposte a questo proposito.

Certificato di abitabilità: ecco come funziona e quando è obbligatorio

Il certificato di abitabilità, conosciuto anche come certificato di agibilità, è obbligatorio per le nuove costruzioni, le ricostruzioni o sopraelevazioni e gli interventi sugli edifici che riguardano l’igiene e la sicurezza. In questi casi appena descritti quindi, il certificato di abitabilità è obbligatorio e dovrebbe essere sempre fornito. Fino al 2016 era il Comune del luogo dove si trovava l’immobile a fornire tale documento. Tuttavia, recentemente le cose sono cambiate.

Infatti, ora a fornire questo documento è un tecnico abilitato che attraverso una Segnalazione Certificata di Agibilità, la SCA, dà comunicazione al Comune in merito alla conformità delle prescrizioni di legge. Come si può intuire dunque, il Certificato di abitabilità non è obbligatorio per tutte le costruzioni che non rientrano nelle categorie summenzionate, anche se bisognerebbe sempre prestare attenzione a eventuali eccezioni.

Compravendita casa
Compravendita casa, è necessario il certificato di abitabilità? (DepositPhotos) – BuildingCUE

È necessario per acquistare una casa?

A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi se il certificato di abitabilità è necessario per acquistare casa. Ebbene, secondo quanto riportato dalla legge italiana, in realtà no. Tra i tanti documenti da presentare per la compravendita, il certificato di abitabilità non è obbligatorio. Dunque, se l’acquirente non fa espressamente richiesta di tale documento, il venditore non è tenuto a fornirlo.

Al contrario, l’acquirente se fa richiesta ed esige questo documento, deve specificarlo nella proposta d’acquisto. In ultima analisi, ora si conoscono tutti i dettagli in merito al certificato di abitabilità: non resta far altro che comprendere la propria situazione e comportarsi di conseguenza.