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Certificato di idoneità statica | Edifici da sanare e costruzioni esistenti devono subire altri controlli: ecco come rispettare la Legge

Un muro con l'intonaco (Pixabay)

Un muro con l'intonaco (Pixabay FOTO) - www.buildingcue.it

Ci sono molti controlli che devono essere effettuati prima di affrontare una sanatoria degli edifici, affinché sia tutto in regola. 

Quando si parla di edifici che richiedono una regolarizzazione, emergono spesso alcune problematiche legate alla documentazione necessaria per garantire la sicurezza strutturale delle costruzioni. Pratiche come la sanatoria servono proprio a mettere in regola quelle costruzioni che, per diversi motivi, non sono state eseguite seguendo tutte le normative vigenti al momento della loro realizzazione. Tuttavia, ciò non basta a risolvere tutti i possibili problemi legati ai materiali impiegati.

Un aspetto centrale in questi processi riguarda la tracciabilità dei materiali da costruzione utilizzati, in particolare il calcestruzzo. Spesso, quando si effettuano sanatorie su edifici già esistenti, possono emergere difficoltà legate alla provenienza e alla corretta identificazione dei campioni prelevati in passato. Senza la necessaria documentazione, risulta complicato stabilire se i materiali siano stati sottoposti ai controlli previsti dalla normativa, e questo può compromettere la sicurezza strutturale.

In questi casi, si rende necessario valutare se le prove già effettuate sui campioni siano sufficienti, o se sia indispensabile condurre ulteriori test per garantire la validità dei risultati. L’importanza di questi controlli non può essere sottovalutata, specialmente quando la mancanza di tracciabilità mette in dubbio la qualità dei materiali utilizzati. Le normative tecniche offrono delle indicazioni precise, ma talvolta le situazioni reali possono risultare più complesse di quanto previsto dai regolamenti.

Per fare chiarezza su queste problematiche, spesso si ricorre a pareri tecnici forniti da autorità competenti. Questi pareri sono essenziali per fornire una linea guida a chi si occupa di eseguire le verifiche e garantire la sicurezza delle costruzioni.

Il ruolo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

L’ente incaricato di dirimere dubbi interpretativi sulle normative è il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP), che si avvale del Servizio Tecnico Centrale (STC) per rispondere a quesiti specifici. Recentemente, l’Associazione MASTER ha richiesto al STC un chiarimento su come procedere in caso di provini di calcestruzzo prelevati molto tempo prima senza tracciabilità certa. Questa questione si è rivelata particolarmente importante nel contesto delle sanatorie edilizie.

La risposta del STC, firmata dal Presidente coordinatore Pietro Baratono, fornisce un’interpretazione autentica del legislatore. Secondo il parere, nei casi in cui i campioni non abbiano una corretta tracciabilità, i risultati delle prove effettuate su di essi non possono essere considerati validi per le verifiche richieste dalla normativa vigente. Di conseguenza, il laboratorio deve indicare chiaramente che tali provini non rispettano le normative e che i risultati non possono essere utilizzati per garantire la sicurezza della costruzione.

Muratori sui tetti
Muratori sui tetti (Pixabay) www.buildingcue.it

Ulteriori indagini richieste

Il secondo quesito sollevato dall’Associazione MASTER riguarda i casi in cui le prove sui materiali vengano richieste con ritardo significativo rispetto al momento del prelievo. In queste circostanze, il STC ha ribadito che le Norme Tecniche per le Costruzioni del 2018 (NTC 2018) prescrivono esplicitamente la necessità di condurre ulteriori indagini, come prelievi in opera o controlli non distruttivi, per valutare la qualità del calcestruzzo e degli altri materiali utilizzati nella struttura.

Questi controlli aggiuntivi sono fondamentali, poiché permettono di verificare l’effettivo stato dei materiali, tenendo conto del tempo trascorso e di eventuali degradi strutturali. Le prove devono essere eseguite secondo i parametri stabiliti dalla normativa e richiedono l’intervento di laboratori autorizzati, che seguono specifiche procedure per garantire risultati accurati e affidabili. Tutte prerogative fondamentali per il rilascio del Certificato di idoneità statica.