Ponti

Cetina Bridge: ecco il ponte croato che “emerge” da due tunnel

Chi ha avuto la possibilità (e la fortuna, si potrebbe aggiungere, vista la meraviglia di quei luoghi) di visitare la Croazia con un bel tour on the road, avrà certamente notato la grande quantità di ponti e viadotti dislocati su tutto il territorio. E spesso e volentieri si tratta di opere notevoli, necessarie per superare le ampie e profonde vallate o per collegare alla terraferma molte delle numerosissime isole che popolano il Mar Adriatico.

Giusto per fare alcuni esempi, la bellissima città di Zara può essere facilmente raggiunta percorrendo uno dei due ponti ad arco di Maslenica, costruiti a cavallo fra il 1997 e il 2006. Così come l’isola di Krk, raggiungibile via gomma unicamente con l’omonimo, storico ponte ad arco a doppia campata in calcestruzzo armato, in esercizio dal 1980.

Il Ponte di Krk. (Credits: Seenews)

Meno di un anno fa, invece, è stato ufficialmente inaugurato il Ponte di Sabbioncello (o Pelješac Bridge), ponte strallato pluricampata che collega la terraferma alla penisola di Pelješac. L’opera permette di evitare la necessità di transitare in Bosnia-Erzegovina sulla strada da Spalato a Dubrovnik.

Il Ponte di Sabbioncello. (Credits: Croatia Week)

Il momento d’oro per la Croazia (dall’inizio di quest’anno passata all’adozione dell’euro in sostituzione della vecchia kuna) per quel che riguarda lo sviluppo infrastrutturale non si è esaurito nel 2022. Qualche settimana fa ha visto la luce il collegamento strutturale delle due semicampate del Cetina Bridge. Opera d’arte che, pur non avendo dimensionalmente lo stesso impatto delle precedenti, risulterà fondamentale dai punti di vista trasportistico e turistico per il paese.

Un’opera che decongestiona il traffico… con vista

Prima di iniziare qualsiasi disamina sull’utilità e sui dettagli tecnici dell’opera, è doveroso dire che (al pari degli altri ponti citati sopra) il Cetina Bridge regalerà una vista mozzafiato a chi lo percorrerà una volta completato.

Vista panoramica del Cetina Bridge. (Credits: Maeg S.p.A.)

Geograficamente l’opera si ubica nella regione dalmata della Croazia, poco a Sud-Est della città di Spalato, più precisamente nella città di Omiš (nota come Almissa in italiano). Il Cetina Bridge è inserito nel più ampio progetto di costruzione della circonvallazione di Omis che cerca di aiutare quest’area, nota per i suoi ingorghi e problemi di congestione, ad alleggerirsi da tali oneri. Questo è uno dei progetti infrastrutturali più complessi attualmente in corso in Croazia e vedrà anche la costruzione della strada veloce Stobreč – Dugi Rat – Omiš (che dovrebbe essere completata entro la fine del 2025) che contribuirà ad alleviare i problemi di traffico sulla trafficata rotta Spalato – Omiš durante la stagione turistica, vero e proprio “collo di bottiglia” locale.

Attualmente, infatti, lo scavalco del fiume Cetina (per chi percorre le strade della costa adriatica del paese) avviene passando per la zona residenziale della città di Omiš su un piccolo ponte che sorge in prossimità della foce del fiume nell’Adriatico. Questo comporta grossi problemi di traffico locale, che durante la stagione turistica risulta amplificato e fortemente disagevole per abitanti del luogo e turisti stessi.

Il valore dei lavori per la realizzazione del Cetina Bridge è di circa 23,2 milioni di euro, e di questo progetto tanto necessario il primo ministro Andrej Plenkovic ha parlato durante la cerimonia di completamento dell’impalcato come di:

“… una buona cosa per Omis, la Dalmazia e la contea di Spalato-Dalmazia nel suo insieme”

Il Cetina Bridge e lo sbalzo fra… due tunnel!

Il Cetina Bridge è un ponte a travata in acciaio che collega i tunnel Komorjak e Omiš, lungo complessivamente 216 metri e con luce massima di 152 metri tra le due file di appoggi (che si trovano agli sbocchi dei due tunnel). L’impalcato del ponte (costituito da travi, traversi e piastra ortotropa a costituire un cassone chiuso) ha sezione variabile tra 6.50 metri all’estremità e 2.50 metri in mezzeria. In questo modo, l’opera si inserisce armonicamente nell’ambiente circostante e non ostacola la vista del canyon del fiume Cetina.

Prospetto longitudinale del Cetina Bridge. (Credits: Maeg S.p.A.)

Tecnicamente, le difficoltà realizzative non sono certamente state poche. Anzitutto, la città di Omiš si trova su una stretta cintura tra terraferma e montagne, lungo la foce del fiume Cetina. Aggiuntivamente, il sito è situato in una gola stretta e profonda (fino a 70 metri dal fondo valle), il che ha impossibilitato le lavorazioni dal basso. La realizzazione del Cetina Bride, dunque, è stata svolta sfruttando come campi base di cantiere… i due tunnel adiacenti.

La struttura in acciaio, pesante complessivamente 1250 tonnellate, è stata realizzata e preassemblata in conci in officina e quindi trasportata in cantiere, dove è stata assemblata in due metà all’interno dei tunnel e varata a sbalzo nella sua posizione finale, saldando in quota il giunto finale con l’ausilio di by-bridge.

Fase di giunzione dell’impalcato del Cetina Bridge. (Credits: EdoStuff Aviation)

Durante le varie fasi di varo a sbalzo, per ragioni operative è stato possibile osservare (sono infatti molte le immagini che si trovano sul web) forti disallineamenti verticali fra le due semicampate.

Fase costruttiva dell’impalcato del Cetina Bridge. (Credits: Alamy)

Errori costruttivi? Niente paura, Strabag AG e l’italiana Maeg hanno seguito alla lettera il progetto dell’Engineering Project Institute per realizzare una vera e propria opera d’arte!

Published by
Shadi Abu Islaih