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In programma dal 27 al 29 settembre a Catania il prossimo Congresso Nazionale degli Ingegneri. L’evento tanto atteso a cui ci si sta preparando definendo e delineando le linee guida programmatiche per il futuro della categoria.
La prima tappa; Il CNI ha organizzato venerdì 19 maggio a Roma un incontro precongressuale, riservato a tutti i delegati e rappresentanti regionali e territoriali dell’Ordine. Dalle Federazioni tutte alle consulte regionali. Dopo aver celebrato i 100 anni dalla nascita dell’Ordine degli Ingegneri. Il grande evento si terrà in Sicilia; si ritornerà al passato per poi tracciare e ben definire il presente ma soprattutto il futuro prossimo. L’obiettivo dichiarato è disegnare il futuro della categoria; soprattutto verificare la possibilità di nuove forme organizzative del sistema dell’Ordine, così come già avvenuto in altri Paesi.
Gli argomenti da discutere includono:
Le dichiarazioni lapidarie di Angelo Domenico Perrini; Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri; il presidente afferma:
“Ormai da diversi anni il Consiglio Nazionale ha deciso di aprire il Congresso alla grande platea degli iscritti all’Albo. Una strategia vincente, che permette così alla nostra base di indicare idee, temi e proposte che dovranno poi essere approfondite e discusse nel consesso congressuale. Questo perché restiamo convinti del fatto che sia necessario procedere ‘insieme’, da un lato gli iscritti, dall’altro chi li rappresenta grazie alo loro consenso. Solo così riteniamo si possano difendere e promuovere al meglio le istanze e le esigenze dell’intera categoria. Per questo ritengo il precongresso un passaggio fondamentale che ci consentirà di calibrare al meglio il dibattito che caratterizzerà il Congresso di Catania”.
Alcune proposte/idee presentate dai soci anche attraverso la piattaforma TalklNG da trattare al congresso; sono stati individuati i principali temi di discussione che saranno oggetto dell’incontro di Catania. Tra questi possiamo sicuramente elencarne alcuni tra i più significativi:
Le tematiche da trattare sono davvero parecchie; i tavoli di discussione aperta sono organizzati per grandi aree di interesse. Tra le altre tematiche da sviluppare troviamo anche:
La professione di ingegnere. Il titolo racchiude vari interessi: regolamentazione, evoluzione, tutela.
Tra le varie: fisco, equo compenso, competenze professionali, obbligo di iscrizione all’albo per gli ingegneri dipendenti, terzo settore, laurea triennale e abilitanti, riforma formazione e aggiornamento professionale, scuola di specializzazione, tariffe, previdenza, rappresentanza, certificazione delle competenze, parità di genere, etica e deontologia professionale.
Ordini: quale percorso per il futuro? Domanda che nasconde una linea da sostenere per spostare l’orizzonte verso il futuro e verso l’evoluzione della figura professionale.
Una riforma dopo 100 anni dall’istituzione dell’Albo, come rendere attrattivo l’Ordine, verso una nuova governance per gli ordini, riforma con altre professioni, azioni per migliorare la capacità degli Ordini di erogare servizi agli iscritti.
Ingegneri e infrastrutture. Come ultima tematica, un ambito davvero ampio che proietta la figura dell’ingegnere verso l’innovazione ed evoluzione del costruire il territorio.
Nuovo codice dei contratti, tutela della qualità della progettazione, terzo settore e lavori pubblici, obbligo di formazione dei Rup nel project management, corrispettivi, etica, diagnostica dell’esistente.
