Contanti, il 2025 porta novità e non piaceranno a nessuno | Oltre questa cifra ti segnalano e partono i controlli
Il 2025 segna un cambiamento importante per i pagamenti in contante: se superi questa soglia, scattano segnalazioni e controlli a sorpresa.
Ormai, chi non usa la carta per fare acquisti? Dal caffè al bar al biglietto del cinema, praticamente tutto si può pagare con il bancomat o la carta di credito. Non solo è super comodo, ma è anche una soluzione igienica, soprattutto da quando la pandemia ci ha abituati a voler evitare il contatto diretto.
Poi, diciamolo, pagare con la carta rende tutto più tracciabile, e per molti, questa è ormai una sicurezza. Il contante, infatti, non solo può essere un “ricettacolo di batteri“, ma può anche nascondere transazioni poco chiare.
Eppure, nonostante l’ondata di pagamenti digitali, tanti non riescono a dire addio al buon vecchio contante. Magari per una spesa improvvisa, o perché, in fondo, tenere qualche soldo in tasca ti fa sentire più sicuro. Però, attenzione: prelevare troppo spesso o grosse cifre dal bancomat non è sempre una mossa furba, anzi, potrebbe attirare l’attenzione delle autorità fiscali, proprio per la sua tracciabilità. Eppure, a volte, prelevare anche solo un po’ troppo può creare dei problemi.
In effetti, l’idea che prelevare una bella somma dal bancomat sia una cosa “normale” ci sta un po’ tutti. Però non tutti sanno che i prelievi frequenti, o superiori a una certa cifra, possono mandare dei segnali al Fisco. Non è che stai facendo nulla di sbagliato, ma la banca è obbligata a segnalarlo se il tuo prelievo supera determinate soglie. E queste soglie? Nel 2025 potrebbero essere molto più importanti di quanto pensi.
Prelievi al bancomat nel 2025: cosa cambia e cosa no
Se pensi che nel 2025 ci saranno nuove regole sui prelievi, ti devo deludere un po’. Non è che il governo ha deciso di alzare o abbassare i limiti, le cose rimarranno più o meno come adesso. La soglia di 10.000 euro al mese non cambia, e se la superi – anche se lo fai con più prelievi piccoli – le banche sono tenute a segnalarti al Fisco. Non solo una volta, ma ogni volta che tocchi quella cifra. È vero che molti si aspettavano un inasprimento dei controlli, ma a quanto pare per ora la soglia resta la stessa. Quindi, se sei abituato a prelevare grosse somme, cerca di stare sotto quel tetto.
Ricorda che non è tanto il singolo prelievo che crea problemi, ma è il totale che accumuli in un mese. Se, per esempio, prelevi 5.000 euro una volta e 6.000 euro un’altra, anche se sono transazioni separate, superi comunque il limite di 10.000 euro. E boom, scatta la segnalazione. L’idea dietro a queste misure è, come al solito, prevenire attività illecite come il riciclaggio di denaro o il finanziamento di organizzazioni criminali. Non è proprio una novità, ma è sempre meglio saperlo, no?
Le regole cambiano a seconda della banca
Un’altra cosa da sapere è che ogni banca ha delle regole proprie. Non tutte le banche ti permettono di prelevare lo stesso importo. Alcuni istituti hanno dei limiti giornalieri molto bassi, che non ti consentono di prelevare più di 500 euro al giorno, mentre altri sono più generosi, arrivando a permetterti di prelevare anche 3.000 euro. Quindi, se hai bisogno di fare un prelievo grosso, assicurati di sapere qual è il limite della tua banca.
In ogni caso, è sempre meglio non superare mai la soglia dei 10.000 euro mensili. Altrimenti rischi di finire nei radar del Fisco, anche se i prelievi avvengono separati tra loro. Se stai pensando di prelevare per qualche spesa importante o per tenere una somma in contante a casa, considera sempre di fare attenzione ai limiti della tua banca e ai controlli che potrebbero partire. Perché, anche se non hai fatto nulla di male, rischi di finire nel mirino di chi vuole vederci chiaro.