Attualmente l’invenzione del legno armato risale al 1998 anno in cui è stato riconosciuto come tale con il rilascio dell’attestato di deposito n. 39139 del 30 aprile 1998, (integrazione al deposito del 17 giugno 1997) all’Ufficio del Genio Civile di Como e dalla pubblicazione negli Atti del Convegno Lignomec 1999 curato da I.T.L. – CNR e Università di Trento.
Il LegnoArmato ha avuto una formidabile convalida con il sistema industrializzato Armalam® proposto nell’anno 2001 dagli ingegneri Claudio Cattich, Luca Gottardi, e prof. Maurizio Piazza, che hanno brevettato un “METODO DI PRODUZIONE DI UNA TRAVE DI LEGNO ARMATA E TRAVE COSÌ OTTENUTA”. Il brevetto Armalam® ha ottenuto il prestigioso premio FOCUS 2002.
Questa tecnologia costruttiva nasce dall’unione del migliore legname trentino alla tecnologia brevettata Armalam® la nuova proposta lanciata da Fanti Legnami. Legnoarmato Fanti è una trave di legno lamellare armata che rende il legno lamellare 2.5 volte più resistente e 2.5 volte più rigido, realizzata su brevetto Armalam® srl.
La trave armata è ottenuta rinforzando il classico legno lamellare con l’inserimento di una o più barre di acciaio in apposite fresature longitudinali praticate in alcune lamelle e ad esse solidarizzate.
In sostanza, come ben spiegato su Edilio, 30/1/2003, la tecnologia produttiva consiste:
a) tavola prelevata da ciclo produttivo del lamellare;
b) fresatura della tavola;
c) colatura dell’adesivo e posa della/le barra/e di armatura, piallatura della tavola;
d) inserimento della lamella armata nel pacchetto componente la trave.
Il sistema LegnoArmato® è alla portata di qualsiasi carpenteria del legno o impresa, purchè assistita da tecnici qualificati per occuparsene.
Il LegnoArmato® può essere realizzato in qualsiasi laboratorio di carpenteria o direttamente in cantiere, sia con elementi in legno lamellare, che in legno massiccio abilitato per impiego strutturale oppure legno KVH (KonstruktionsVollHolz).
Il LegnoArmato®, pur non venendo prodotto industrialmente, rimane senz’altro un metodo flessibile ed affidabile per risolvere autonomamente svariate problematiche costruttive con il legno.
Le principali caratteristiche dell’elemento strutturale armato sono: una maggiore rigidità, resistenza al fuoco dell’elemento classe R 30 o R 60, rottura a flessione con formazione di cerniera pseudo-plastica, risparmio in altezza sulla sezione della singola membratura e risparmio complessivo di materiale. Mantenimento dell’aspetto di trave in legno lamellare tradizionale, armatura e relativo adesivo completamente inglobati nel legno, senza alcun contatto con l’ambiente.
Gli elementi strutturali in legno lamellare armato, proprio per le loro caratteristiche di elevati valori di resistenza e modulo elastico e per il comportamento a rottura in flessione con formazione di cerniera pseudo-plastica, risultano ideali quando:
– l’altezza di sezione dell’elemento portante deve essere il più possibile contenuta
per esigenze progettuali, funzionali, architettoniche (ad esempio nel caso in cui vi
sia necessità di contenere l’altezza massima del solaio);
– lo spessore massimo dell’intero pacchetto strutturale risulti vincolato;
– ciascun elemento portante di solaio e/o di copertura debba garantire un efficace vincolo bilatero alle strutture verticali da stabilizzare;
– si interviene in zona sismica. (si possono infatti sfruttare sia la presenza di barre metalliche per un efficace collegamento al cordolo perimetrale di solaio, sia il tipo di rottura, mai fragile, della membratura in legno lamellare armato);
– le strutture in legno sono destinate ad ambienti con umidità molto elevata e/o con
forti variazioni della medesima.