Costruire casa (Pixabay foto) - www.buildingcue.it
Dalla scelta del terreno ai permessi di costruzione: tutto quello che devi sapere per realizzare la casa dei tuoi sogni senza brutte sorprese.
Decidere di costruire casa da zero è un’avventura entusiasmante. Significa poter progettare ogni dettaglio secondo i propri gusti, senza compromessi. Ma, prima di fantasticare su piastrelle e arredamento, c’è un primo ostacolo da superare: la scelta del terreno. Dove costruire? Qual è la zona migliore? Quali sono i costi e le regole da seguire? Queste domande sono cruciali, perché il terreno non è solo una base fisica, ma determina anche limiti e possibilità del progetto.
Ogni comune ha un Piano Regolatore, una sorta di mappa che divide i terreni in edificabili e non. Il primo passo, quindi, è assicurarsi che l’area scelta sia realmente costruibile. Esistono due principali categorie di terreni: quelli edificabili, pensati proprio per le costruzioni, e quelli agricoli, che hanno costi più bassi ma restrizioni sulle dimensioni della casa. Se da un lato il terreno agricolo sembra più conveniente, dall’altro potrebbe essere più isolato o avere limitazioni che rendono il progetto meno flessibile.
Ovviamente, il prezzo è un fattore determinante, ma non dovrebbe essere l’unico criterio di scelta. Un terreno edificabile in una zona ben servita costerà di più, ma garantirà accesso a scuole, trasporti e servizi. Al contrario, un’area rurale sarà più economica e immersa nella natura, ma potrebbe rivelarsi meno pratica per la vita di tutti i giorni. Trovare il giusto equilibrio tra budget, posizione e qualità della vita è il vero segreto per una scelta intelligente.
Poi c’è un altro aspetto spesso sottovalutato: il contesto circostante. Costruire in campagna può essere un sogno per chi cerca tranquillità, ma se il terreno non ha infrastrutture adeguate, si rischia di dover affrontare spese extra per collegamenti idrici, elettrici e fognari. Viceversa, in città la burocrazia può essere più complessa e i costi decisamente più alti.
Una volta trovato il terreno perfetto, la parte burocratica entra in gioco. Serve verificare se ci sono vincoli, richiedere permessi e capire cosa si può effettivamente costruire. Il Piano Regolatore di ogni comune stabilisce limiti precisi: altezza massima, distanza dai confini, percentuale di suolo edificabile. Queste informazioni sono fondamentali per evitare brutte sorprese dopo l’acquisto.
Un elemento da non sottovalutare è l’indice di edificabilità, un numero che indica quanta superficie si può costruire rispetto alla grandezza del terreno. Ad esempio, se un lotto è di 2.000 metri quadrati e l’indice è 0,50 m³/m², allora si potranno costruire fino a 1.000 metri cubi di edificio. Questo valore è cruciale per capire se il terreno è davvero adatto ai propri piani o se ci si troverà con meno spazio del previsto.
Passiamo ora alla domanda che tutti si fanno: quanto costa costruire? La risposta dipende da tanti fattori, primo fra tutti la posizione del terreno. In zone molto richieste, come il Lago di Garda, i prezzi vanno dai 150 ai 400 euro al metro quadrato, mentre nelle province venete si aggirano sui 140-180 euro/m². Firenze? Qui si sfiorano cifre assurde, dai 800 ai 2.500 euro/m², anche se allontanandosi un po’, per esempio verso il Valdarno, i costi calano intorno ai 300-400 euro/m².
Oltre all’acquisto del terreno, ci sono spese aggiuntive da considerare, come il contributo di concessione (tra 5.000 e 8.000 euro per una casa di 100 m²) e gli oneri di urbanizzazione, che variano a seconda della zona e delle dimensioni della costruzione. Negli ultimi anni, sempre più persone hanno iniziato a cercare terreni fuori città, spinti dal desiderio di avere più spazio e verde intorno. Dopo la pandemia, la domanda di lotti edificabili è aumentata, segno che la voglia di case personalizzate e indipendenti è destinata a crescere.
