Costruire edifici con la Stampa 3D: il futuro dell’edilizia?
Le stampanti 3D potrebbero dare la possibilità di costruire edifici a basso costo in tempi ridotti.
Stampa 3D: questa nuova tipologia di macchinari capace di dar vita ad oggetti nelle tre dimensioni sta sempre più prendendo piede, dai prototipi agli oggetti riprodotti in scala fino a pezzi di ricambio e protesi mediche.
Novità stimolanti arrivano anche nel settore delle costruzioni edilizie attraverso il progetto di alcuni ricercatori della University of Southern California che sfrutta una tecnologia denominata Contour Crafting, creata dal professor Behrokh Khoshnevis. Fondamentalmente si tratta di “un aumento delle dimensioni della stampa 3D fino a quelle di un edificio”, afferma Khoshnevis. Quella realizzata dal professore è probabilmente la stampante 3D più grande del mondo che, una volta collegata a un computer, deposita una sopra l’altro strati di cemento e costruisce muri, solette e pavimenti, dunque è capace di costruire una vera e propria casa. La gigantesca stampante potrebbe essere trasportata e messa in opera da due soli specialisti poiché dopo aver posato i binari sui quali si muove la macchina e aver collegato il tutto al computer, il procedimento di stampa potrebbe proseguire in maniera autonoma.
Questa nuova tecnologia consente di ridurre notevolmente la quantità di rifiuti prodotti dal 30 al 60%, la manodopera necessaria dell’80% e i tempi di realizzazione dal 50 al 70% , tutti fattori che incidono sul costo finale del manufatto. Inoltre la Stampa 3D permette di creare strutture, edifici e fabbricati, in maniera del tutto innovativa rispetto al passato spingendo verso un nuovo modo di pensare e progettare.
Attualmente non sono molti i progetti realizzati con l’utilizzo di stampanti 3D, ma il primato dell’edificio più alto del mondo realizzato con questa tecnologia è un palazzo di cinque piani nella zona di Suhzou realizzato dall’azienda cinese WinSun Decoration Design Engineering . La WinSun ha progressivamente realizzato tutte le parti del palazzo, elementi decorativi interni ed esterni compresi, e le varie parti sono poi state assemblate manualmente in loco, con procedure molto simili a quelle utilizzate per le costruzioni prefabbricate.
Un altro progetto degno di nota è quello dello studio di architettura olandese DUS Architects, che ad Amsterdam sta cercando di realizzare una casa sul canale interamente creata con la tecnica della stampa 3D, la cui facciata ricorda quelle tradizionali olandesi. La costruzione, cominciata nel 2014, sarà realizzata in tre anni e avrà tredici stanze. I pezzi saranno realizzati sul posto dalla Kamer Maker, una grande stampante 3D costruita appositamente per questo progetto in grado di stampare oggetti grandi fino a 2,2 x 2,2 x 3,5 metri.
Nonostante la Stampa 3D abbia aperto nuove visuali e stimolato l’interesse e la fantasia dei progettisti, nel campo dell’architettura stenta ancora a decollare. Rimangono i dubbi sulla resistenza agli eventi atmosferici e sulla durata nel tempo di questo tipo di fabbricati, sono presenti ancora limiti che vincolano le dimensioni delle costruzioni possibili, inoltre anche se ci sono vari progetti di tipo dimostrativo in atto, nessuno è ancora riuscito ad andare oltre, creando un’intera struttura che possa effettivamente essere abitata o utilizzata. Se la stampa 3D sarà il futuro dell’edilizia non è ancora una certezza, ma una grande sfida.