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Crollo del cantiere a Firenze: gli ultimi aggiornamenti

Nelle prime ore di una giornata che si preannunciava come tante altre, la tranquillità di Firenze è stata scossa da un evento tragico. Nel cantiere di un supermercato Esselunga in costruzione, una struttura che prometteva di diventare un nuovo punto di riferimento per la comunità locale, si è verificato un crollo devastante. Questo incidente non solo ha interrotto i lavori in corso ma ha lasciato dietro di sé un bilancio pesantissimo: tre operai hanno perso la vita, altri tre sono stati estratti vivi dalle macerie e trasportati in ospedale, fortunatamente senza pericolo di vita, mentre due rimangono dispersi.

Aggiornamento 17/02: All’alba di oggi, le squadre di soccorso hanno recuperato il corpo della quarta vittima di un tragico incidente, lasciando ancora un disperso nelle loro ricerche incessanti. Tra i sopravvissuti, si contano tre feriti, tutti di origine romena, con età rispettivamente di 37, 48 e 51 anni. La condizione di due di loro è stata valutata come grave, testimoniando la severità dell’evento. Tra le vittime si piange la perdita di Luigi Coclite, un uomo di 60 anni originario di Teramo e residente a Collesalvetti, nei pressi di Livorno.

Crollo del cantiere a Firenze: le indagini e la risposta delle istituzioni

Crollato il solaio di un prefabbricato in un cantiere edile a Nord-Ovest di Firenze: dai vigili del fuoco del nucleo USAR sono stati estratti in vita tra le macerie tre operai, in corso le ricerche di altre persone segnalate come disperse. Quattro squadre al lavoro dalle 9 del mattino per le operazioni di soccorso, Firenze, 16 Febbraio 2024. ANSA/US VVFF

La Procura ha aperto un fascicolo per crollo colposo e omicidio colposo plurimo, segnando l’inizio di un’indagine che cercherà di fare luce sulle cause di questo disastro. Nel frattempo, il cantiere è stato posto sotto sequestro, una decisione che sottolinea la gravità della situazione e l’urgenza di comprendere come sia potuto accadere.

La tragedia ha suscitato una vasta eco, provocando reazioni a tutti i livelli della società. Dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, fino alle parole di Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha sottolineato l’importanza di fare luce sull’accaduto.

Nel cuore della notte una squadra di vigili del fuoco e soccorritori si adopera in una corsa contro il tempo. La missione: trovare due operai dispersi dopo il tragico crollo nel cantiere di un supermercato. Luca Cari, dirigente nazionale dei vigili del fuoco, sottolinea la complessità e i pericoli di queste operazioni di ricerca, dove il terreno è disseminato di ostacoli e pericoli. Massi enormi e travi di cemento, alcuni ancora pendenti in modo minaccioso, rendono ogni movimento un calcolo di rischio. La situazione è aggravata dal cemento fresco, che, solidificandosi, ha potenzialmente intrappolato i dispersi, nascondendoli sotto un pesante manto di rovine.

Questo scenario, oltre a testimoniare l’eroismo quotidiano dei soccorritori, richiama dolorosamente alla memoria altre tragedie, come il crollo del ponte Morandi a Genova. Cari evidenzia l’impegno incessante delle squadre, che lavorano senza sosta per mettere in sicurezza l’area e procedere con le operazioni di ricerca e salvataggio.

Crollo del cantiere a Firenze: la risposta del mondo sindacale

Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici, hanno proclamato due ore di sciopero nazionale, un gesto forte che vuole sottolineare l’urgenza di affrontare il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Una tragedia, quella di Firenze, che si inserisce in un contesto più ampio di incidenti sul lavoro, troppo spesso fatali, che colpiscono il nostro Paese.

Verso un cambiamento?

Le parole di Maurizio Landini, segretario della Cgil, e di Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, lanciano un appello accorato per un cambiamento radicale nell’approccio alla sicurezza sul lavoro, mettendo in discussione pratiche come il subappalto e gli appalti al massimo ribasso, ritenuti tra le cause di molti incidenti.

La tragedia di Firenze non è solo una pagina nera nella storia della città ma un monito per l’intera nazione. È il momento di rivedere le priorità, mettendo la sicurezza e la vita umana al di sopra di ogni altra considerazione. Solo così potremo sperare di evitare che tragedie simili si ripetano in futuro.

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Redazione