C+S Architects, Il complesso residenziale R11 a Milano
A Milano cresce sempre di più la richiesta di immobili da fittare o comprare; di conseguenza anche gli investitori trovano terreno fertile per i loro affari. Ci troviamo nei pressi del Villaggio di Cascina Merlata, dove sorge il parco di Cascina Merlata, una zona dove lo sviluppo residenziale è cresciuto a vista d’occhio, soprattutto dopo il Milano expo del 2015; tant’è che risulta tra i maggiori parchi residenziali in Europa.
Adiacente a quest’area gli Architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini hanno progettato due nuovi edifici di pregio architettonico e sociale, valorizzando il lotto e rendendolo fruibile maggiormente agli utenti che ve ne trascorrono il tempo libero.
I progettisti
Investire Sgr e Euromilano hanno affidato la progettazione a C+S Architects per la loro storia e per la loro conoscenza in materia di valorizzazione di aree a pieno delle loro potenzialità. Possiamo citare alcuni esempi di lavori celebri: Policlinico di Milano, alloggi sociali a Conegliano, complesso abitativo in Giappone e gli uffici del tribunale di Venezia.
Lo studio inoltre spazia a livello internazionale in diversi campi dell’architettura. La progettazione urbana e progettazione del paesaggio, progettazione architettonica, interior design sia per il settore privato che pubblico. Attualmente lo studio ha raggiunto fama internazionale e grazie a ciò è presente su più nazioni su scala mondiale con progetti in corso.
Numerosi anche i premi ricevuti nel corso del periodo di attività. Dalla medaglia d’oro dell’Architettura Italiana 2006 a premi più internazionali come il FarbDesign Preis di Monaco.
Il fascino dei loro lavori è stato pubblicato dalle maggiori riviste Nazionali ed Internazionali. Ricordiamo pubblicazioni di:, Abitare, Casabella, Domus, L’Architecture d’Aujord’hui (Francia), Loggia (Spagna), Taiwan Arctitect (Cina), e The Phaidon Atlas of 21st Century World Architecture (Regno Unito).
Gli spazi del complesso residenziale
Il progetto vuole ricreare uno spazio collettivo unico, aperto e pubblico; l’ambizione dei progettisti è quella di formare un tutt’uno tra le due torri e la piazza comune attraverso la matericità delle finiture utilizzate. La piazza in pietra bianca di Prun ricrea un paesaggio artificiale, plasmato e unificato in continuità per alcuni puti con lo spazio pedonale della piazza (che presenta differenti quote) e la superficie del parco adiacente. La quasi uniformità tra le torri e la piazza crea una continuità quasi naturale che crea una tranquillità visiva e formale.
Gli architetti hanno ricreato anche uno spazio utilizzabile per attività ludiche per bambini, spazi per skater, luogo di incontro e ristoro; anche la presenza di numerose sedute rende gli spazi maggiormente fruibili ed invitanti. Il parco giochi colorato che si torva all’aperto per bambini è stato disegnato e promosso dalla fondazione Social Housing con un progetto partecipativo.
Le torri e la filosofia sostenibile
La composizione delle torri è molto funzionale e permette agli utenti di avere tutti i comfort necessari al benessere abitativo. Sono presenti un deposito biciclette, una sala comune, una palestra, una lavanderia e il locale deposito per la raccolta differenziata.
Gli appartamenti sono 103 e sono tutti venduti con un a canone calmierato; anche la questione ecologica è stata ben studiata, gli alloggi sono realizzati tutti in classe energetica A; il sistema di teleriscaldamento e raffrescamento geotermico a pavimento, ventilazione meccanica controllata e impianti fotovoltaici, rendono gli edifici sostenibili ed a basso impatto emissivo di C02; abbattendo di conseguenza anche i costi di gestione e quindi dei consumi energetici medi annui.
Anche la parte visiva è soddisfatta, tutti gli appartamenti affacciano sulle aree verdi godendo quindi di una visuale certamente terapeutica.
Le torri con la loro plasticità e con l’uso di rivestimento bianco di alcuni prospetti (quelli del lato della piazza), creano una dolce continuità tra piano orizzontale, collettivo e piano verticale delle torri. Gli altri prospetti, quelli che affacciano sul “Villaggio” di Cascina Merlata, hanno rifiniture di un colore scuro, quasi tendente al nero che garantisce un buon compromesso cromatico con gli edifici adiacenti, creandone ancora una volta continuità e non contrapposizione. Ancora per le finiture delle facciate superiori al piano terra è stato costituito un mosaico vetroso le cui tessere, che variano in sezione, creano una vibrazione della luce diventando quasi cangianti. Tuti i materiali utilizzati hanno una loro logica di durabilità, riciclabilità e basso impatto dell’intero ecosistema. Insomma questo intervento è un vero lavoro ben integrato e favorevole ad una crescita intelligente e sostenibile.