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Da simbolo di inefficienza a eccellenza stradale, la Salerno-Reggio Calabria da pochi anni è rinata

Illustrazione del viadotto Sfalassà in provincia di Reggio Calabria (Wikipedia Glabb)

Illustrazione del viadotto Sfalassà in provincia di Reggio Calabria (Wikipedia Glabb FOTO) - www.buildingcue.it

La famosa autostrada è sempre stata criticata per la sua inefficienza, quasi come se fosse un simbolo di degrado. La situazione è cambiata!

Le autostrade sono infrastrutture fondamentali in quanto, proprio da lì, passano lavoratori e buona parte dell’economia del paese attraverso camion ed altri mezzi di trasporto. Insomma, non possiamo farne a meno in quanto facilitano (e non poco!) i trasporti. 

La Calabria è sempre stata una regione “Cenerentola”, in quanto era una delle poche regioni a non possedere un’autostrada vera e propria, o meglio era già presente la famosa Salerno-Reggio Calabria, che oggi conosciamo come A2 del Mediterraneo, che in un modo o nell’altro, era sinonimo di inefficienza.

La gente faceva battute, la considerava un emblema di tutto ciò che non funzionava nel Sud Italia. Ma ora, con i suoi nuovi interventi e tecnologie all’avanguardia, l’A2 ha completamente cambiato volto. Insomma, da una barzelletta a un esempio di efficienza!

I lavori sono terminati ufficialmente nel 2016, ed è molto particolare per vari motivi. per esempio, è completamente gestita dall’ANAS ed è completamente gratuita. Insomma, non capita tutti i giorni di poter percorrere 432,6 km di autostrada senza pagare il pedaggio.

Breve storia dell’autostrada

Tornando indietro nel tempo, nel lontano 1934, si inizia a parlare di questa autostrada tirrenica che dovrebbe arrivare fino a Reggio Calabria. Ma poi, il progetto? Rimane nel cassetto per anni. Solo nel 1961, con la legge Zaccagnini, l’ANAS viene incaricata di costruirla. E indovinate un po’? I lavori partono nel 1962, con la promessa che tutto sarebbe stato completato in un paio d’anni. Ma, chiaramente, non è andata così. Tra ritardi e imprevisti, nel 1974 l’autostrada risulta “completata”, ma con una bella strozzatura al Sirino che ha continuato a dare grattacapi per oltre 40 anni. Immaginate la frustrazione!

Negli anni tra il 1987 e il 1999, vari governi si sono messi a finanziare programmi di ammodernamento. Ma che fatica! I lavori andavano avanti a rilento, con cantieri infiniti e problemi tecnici a non finire. Poi, nel 2001, arriva la Legge Obiettivo del governo Berlusconi, che decide di dividere il tutto in macrolotti per cercare di accelerare i tempi. E ci riescono, almeno un po’! Finalmente, nel 2014, riescono a superare la storica strozzatura al Sirino con nuove gallerie. E nel 2015, dopo il crollo della campata sud del Viadotto Italia, ci si mette subito all’opera e si concludono i lavori in tempi rapidi. Infine, il 22 dicembre 2016 segna un grande traguardo: l’apertura della galleria Laria segna la fine di decenni di lavori e ritardi.

Illustrazione del Viadotto Favazzina in provincia di Reggio Calabria (Wikipedia Glabb)
Illustrazione del Viadotto Favazzina in provincia di Reggio Calabria (Wikipedia Glabb FOTO) – www.buildingcue.it

Un’autostrada rinata e ammodernata

Oggi, la A2 del Mediterraneo non è solo un’autostrada, ma un vero e proprio esempio di modernità! I primi 50 km sono a tre corsie per senso di marcia, mentre i restanti 326 km hanno due corsie con corsia d’emergenza. E non è finita qui: ci sono stati interventi di restyling su 66 km in tratti strategici, come Fisciano-Salerno e Cosenza-Altilia. E parlando di innovazione, c’è la Sala Operativa Anas a Cosenza che monitora tutto 24 ore su 24. Con oltre 1.000 telecamere e 150 pannelli a messaggio variabile, riescono a gestire il traffico in tempo reale, il che è fondamentale, soprattutto nei picchi estivi.

E non dimentichiamo il progetto Smart Road: hotspot Wi-Fi, sistemi di comunicazione tra veicoli e infrastrutture, e monitoraggio avanzato del traffico per garantire la sicurezza. Fantastico, vero? Il svincolo di Villa San Giovanni è stato finalmente completato, introducendo tecnologie smart che rendono l’esperienza di viaggio ancora più fluida. E non è tutto! Anas ha anche pensato a come valorizzare il territorio lungo l’autostrada, con un progetto che divide il percorso in “7 Vie” tematiche. Queste vie promuovono itinerari religiosi, culturali e naturalistici, rendendo il viaggio non solo un percorso da A a B, ma un’esperienza da vivere.