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Dal PoliMi e dal PoliBa i corsi di laurea per gli ingegneri del futuro

In un momento storico di grande difficoltà e confusione nel settore delle costruzioni, tracciare una strada chiara per il futuro è importante e quantomai necessario. Ingegneri civili, edili e ambientali, architetti e geometri, tutti navigano a vista in un mare non più calmo come un tempo, siano essi professionisti affermati, neo-laureati o ancora studenti. Il nostro paese è inevitabilmente lontano da quello prosperoso degli anni ’70 e’80, quello che ha fatto la fortuna di molti professionisti che hanno cavalcato l’onda del boom economico. Il nostro paese non è neanche più quello degli anni ’90 e dei primi anni 2000, anni in cui tutto sommato regnava un clima di tranquillità.

Oggi l’Italia è un paese che ancora fatica a riprendersi dalla crisi economica del 2009, e sono proprio le costruzioni ad essere la cartina di tornasole di questa situazione. Lo stato allarmante del nostro patrimonio edilizio, la loro vulnerabilità sismica, i continui dibattiti sulle infrastrutture e l’abusivismo sono solo alcuni tra gli argomenti con cui quotidianamente abbiamo a che fare. E allora è proprio dagli ingegneri del domani che bisogna ripartire, formando nuove figure spesso ancorate a concetti ormai superati e che abbiano capacità di risoluzione e di analisi adatte alla nuova società in cui viviamo. Il Politecnico di Milano (PoliMi) e il Politecnico di Bari (PoliBa) si stanno muovendo per realizzare il collegamento tra ingegneri e società del domani, grazie alla creazione di nuovi corsi di laurea unici nel loro genere.

La laurea magistrale in Mobilty Engineering del PoliMi

Il Politecnico di Milano (PoliMi), insieme a 13 enti e imprese-chiave del settore, arricchisce la propria offerta formativa con il Corso di Laurea Magistrale in Mobility Engineering. Il corso è stato presentato dal Rettore dell’Ateneo Ferruccio Resta, da Renato Mazzoncini, docente di Mobility, Infrastructures & Services e da Dario Zaninelli, coordinatore della commissione per la progettazione della nuova Laurea Magistrale. Il nuovo corso, attivo dal prossimo anno accademico 2019/2020, sarà erogato in lingua inglese. La nuova Laurea rappresenta un percorso formativo unico nel suo genere e risponde sia alle richieste di innovazione che vengono dalle imprese, sia alla necessità di potenziamento di settori strategici per lo sviluppo economico che arriva dal Sistema Paese. Il vantaggio occupazionale dei futuri laureati sarà straordinariamente competitivo: attualmente infatti una figura del genere in ingresso nel mondo del lavoro non esiste. “Città sempre più Smart, vettori innovativi, collegamenti nazionali e internazionali sempre più complessi, problemi di sicurezza e impatto ambientale: sono solo alcune delle criticità a cui gli esperti di mobilità sono chiamati a rispondere. Un settore che richiede oggi di essere governato da figure professionali che sappiano unire competenze tecnico–ingegneristiche–gestionali a un approccio attento alle nuove opportunità tecnologiche” – afferma il Rettore del Politecnico di Milano (PoliMi), Ferruccio Resta.

zon.it

In dettaglio, il laureato in Mobility Engineering del PoliMi sarà uno specialista della mobilità a 360°: saprà affrontare il tema della mobilità a più livelli, partendo dalle infrastrutture terrestri (strada e rotaia) e dai sistemi regolatori e di sicurezza per passare all’erogazione di servizi di mobilità e agli scenari futuri di innovazione. La nuova figura professionale avrà una solida preparazione ingegneristica e metodologica, una formazione fortemente interdisciplinare e una visione di sistema strategica, particolarmente improntata al tema della sicurezza in tutte le sue declinazioni, dalla incolumità delle persone alla sicurezza nella costruzione, dalla manutenzione e gestione dei sistemi di trasporto, alla sicurezza ambientale e alla protezione dei dati e dei sistemi di controllo per la mobilità. Il laureato potrà coprire posti qualificati in diversi tipi di organizzazioni: operatori di trasporto anche multinazionali, amministrazioni pubbliche e regolatori a livello nazionale ed europe, imprese produttrici di materiale rotabile e tecnologie a supporto.

Il master in Pianificazione Territoriale e Ambientale del PoliBa

E’ unico in Puglia. E’ a numero chiuso. Ha specializzato nelle consolidate 14 edizioni circa cento laureati, prevalentemente ingegneri e architetti, ma anche professionisti in altre discipline. Rappresenta la risposta formativa specialistica del Politecnico di Bari alla crescente domanda di qualità ambientale, sicurezza del territorio, gestione oculata delle risorse. Ha consentito ai frequentanti l’inserimento in un settore in grande sviluppo. Con queste caratteristiche, si presenta il master in Pianificazione Territoriale e Ambientale. Di durata annuale, di secondo livello, il Master giunge alla XV° edizione. Il suo progetto didattico-scientifico mira a trasferire conoscenze e capacità consolidate votate alla tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Capacità indirizzate alla ricerca di soluzioni di promozione e sviluppo di conoscenze attraverso interventi di documentazione, ricerca e studio; nella riqualificazione e rigenerazione delle aree abbandonate e degradate; nella realizzazione di interventi di risanamento ambientale compatibili con i principi dello sviluppo sostenibile.

orientamento.ch

L’esigenza di formazione specifica nel campo della pianificazione territoriale e ambientale si basa sulla consistente espansione della domanda istituzionale di piani e programmi territoriali e ambientali a ogni livello registratasi negli ultimi anni e sulla conseguente necessità di adeguare capacità e organizzazioni sia pubbliche che private. La necessità di una professionalità specifica nel campo della pianificazione è sottolineata infatti dal progressivo diffondersi a livello europeo di competenze sufficientemente standardizzate nel campo, come pure dalla nascita in Italia di uno specifico segmento di albo professionale. Il master in Pianificazione Territoriale e Ambientale offre un percorso formativo con approccio interdisciplinare e orientamento ambientale. A tal fine sono comprese discipline quali Biologia ambientale, Selvicoltura, Idraulica Ambientale e Territoriale, Economia Ambientale, Geomatica e GIS. Il Master è finalizzato alla formazione di figure professionali dunque, che possano operare con elevate capacità tecniche e operative e propensione all’innovazione, nel campo della pianificazione e gestione territoriale per la tutela, valorizzazione e rigenerazione dell’ambiente, sia nel mondo delle libere professioni sia all’interno delle pubbliche amministrazioni.

Published by
Massimiliano Russo