Decreto Salva Casa, il Governo ha salvato moltissime abitazioni | Ora gli abusi edilizi vengono legalizzati
Il Decreto Salva casa incomincia a dare i primi risultati, alcuni positivi altri negativi. E gli abusi edilizi non mancano!
Gli abusi edilizi sono costruzioni fatte senza permessi o in violazione delle regole. Case abusive, ampliamenti illegali, edifici in aree protette… insomma, cose che non dovrebbero esistere, ma che purtroppo sono ovunque.
Il problema è che questi abusi non sono solo una questione burocratica. Possono creare danni enormi: cementificare zone a rischio idrogeologico porta a frane e alluvioni, mentre costruire senza rispettare le norme di sicurezza mette a rischio chi ci vive.
Poi c’è il lato economico, purtroppo. Gli abusi svalutano le case regolari e spesso finiscono per pesare sulle tasche dei cittadini, perché demolirli o sistemarli costa soldi pubblici.
Eppure, la soluzione esiste: più controlli, pene più severe e, soprattutto, una cultura della legalità che faccia capire che costruire senza regole, alla fine, danneggia tutti. Perché una casa fatta bene dura, un abuso prima o poi crolla.
Gli abusi edilizi
Quando si parla di abusi edilizi, la situazione può diventare un vero e proprio labirinto burocratico. Da un lato ci sono le piccole difformità, quelle modifiche fatte senza autorizzazione ma che, in certi casi, possono essere sanate con una multa. Dall’altro ci sono le variazioni essenziali, ovvero interventi più significativi, come ampliamenti o modifiche strutturali, che non possono essere semplicemente “fiscalizzati” ma richiedono un processo più complesso.
Con l’arrivo del Decreto Salva Casa, c’è una nuova possibilità di regolarizzare certi abusi. Grazie alla sanatoria semplificata, prevista dall’art.36-bis del Testo Unico Edilizia, chi ha fatto modifiche non autorizzate potrebbe evitare demolizioni, a patto che l’intervento rispetti determinati criteri. Insomma, un modo per rimediare a errori passati, ma senza lasciare tutto al caso.
Quando si può intervenire
Non tutti gli interventi irregolari possono essere sanati facilmente. Se si tratta di una piccola variazione, come uno spostamento di finestre o una leggera modifica degli spazi interni, si può chiedere una regolarizzazione pagando una sanzione. Ma se l’abuso è più grosso, come un intero piano aggiunto o un ampliamento che cambia la struttura originale, allora la questione si complica. È il caso affrontato dal Consiglio di Stato, che ha confermato la linea dura: quando si costruisce senza permesso o si fanno modifiche troppo invasive, non si può evitare la demolizione con una semplice multa.
Detto questo, il Decreto Salva Casa ha aperto nuove strade. Se l’abuso rientra nei casi previsti, si può chiedere la sanatoria, purché l’opera fosse conforme alle norme urbanistiche dell’epoca e rispetti quelle attuali. Per chi invece ha costruito senza alcun permesso, la situazione è più difficile: servono doppie conformità, cioè il rispetto delle norme sia prima che dopo l’abuso.