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Dici addio a questi soldi ogni mese | L’INPS ha deciso: hai poco tempo per contattarla altrimenti non li becchi più

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Soldi (Freepik FOTO) - www.buildingcue.it

Stai perdendo soldi ogni mese senza saperlo? L’INPS avvisa: agisci subito o rischi di non recuperarli mai più.

È complicata, spesso poco chiara, e sembra fatta apposta per farti impazzire. Però, quando si tratta di previdenza sociale, non si può proprio chiudere un occhio. Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo a che fare con l’INPS: pensioni, invalidità, assegni familiari… è un po’ il centro di tutto quello che riguarda il nostro sostegno economico, soprattutto nei momenti più delicati.

Quello che però molti non sanno è che l’INPS non è un sistema automatico che “funziona da solo”. Devi tenerlo aggiornato, inviare documenti e, soprattutto, rispettare le scadenze. Un errore o una dimenticanza, anche piccola, può portarti a perdere un beneficio importante, magari per una svista o per non aver aperto una raccomandata. Insomma, non ci si può rilassare troppo.

E poi c’è il discorso delle verifiche: ti danno un aiuto, ma vogliono sapere se sei ancora nelle condizioni per riceverlo. A molti sembra quasi un controllo eccessivo, ma è così che funziona. Se prendi, ad esempio, un contributo legato al reddito, ogni anno devi dimostrare di rientrare nei parametri stabiliti. Non basta dire “ci sono”: devi proprio fornire i dati.

Ora, lo so che non è il massimo della vita stare dietro a queste cose, ma farlo ti risparmia un sacco di grattacapi. Se lasci correre, rischi di trovarti con prestazioni sospese o, peggio ancora, con richieste di restituzione. E credimi, a quel punto recuperare diventa un incubo.

Cosa prevede l’invalidità civile e perché serve aggiornarsi

Per chi riceve prestazioni legate all’invalidità civile, come la pensione di inabilità o l’assegno mensile di assistenza, c’è una regola fondamentale: comunicare ogni anno il proprio reddito. Questo perché l’INPS, prima di erogare il contributo, verifica che tu rispetti il limite stabilito per legge. Per il 2024, ad esempio, il tetto è di 19.461,12 euro.

Se non comunichi i tuoi dati in tempo, scatta una sospensione cautelativa. L’INPS ti avvisa con una raccomandata e ti dà 60 giorni per regolarizzare la situazione. Basta presentare una domanda di ricostituzione reddituale online o rivolgersi a un patronato. Ma attenzione: se lasci passare troppo tempo, rischi di perderla del tutto.

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Soldi (Pixabay foto) – www.buildingcue.it

Come non rischiare di perdere tutto

Hai ricevuto una lettera dall’INPS? Niente panico, ma non rimandare. La procedura per inviare i documenti richiesti non è complicata: puoi farlo direttamente dal sito INPS o affidarti a un CAF o a un patronato, che ti guidano passo passo. L’importante è rispettare i termini indicati nella comunicazione, altrimenti la sospensione diventa revoca.

Un altro punto critico riguarda le visite di revisione: se non ti presenti, scatta la sospensione immediata. Da lì hai 90 giorni per giustificare l’assenza. Se non lo fai, l’INPS chiude definitivamente la pratica e chiede anche indietro le somme già erogate. Meglio non arrivare a questo punto, no? Sta tutto nel seguire le indicazioni e agire subito.