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Digitale Terrestre, ecco il regalo di Natale | In arrivo un altro canale: “Non farò mai più abbonamenti streaming”

Un telecomando e il Digitale Terrestre (Depositphotos)

Un telecomando e il Digitale Terrestre (Depositphotos FOTO) - www.buildingcue.it

Il Digitale Terrestre continua a rinnovarsi e non si fermerà qui! E’ stato aggiunto inaspettatamente un nuovo canale.

Il digitale terrestre utilizza segnali radio trasmessi via etere, ricevibili da antenne tradizionali. Le piattaforme streaming, invece, trasmettono contenuti via internet, richiedendo una connessione dati stabile e dispositivi compatibili.

Offre una programmazione lineare, con orari prestabiliti per ogni trasmissione. Lo streaming permette l’accesso on-demand, consentendo agli utenti di scegliere cosa guardare e quando farlo.

Il digitale terrestre può essere limitato dalla qualità del segnale in base alla posizione geografica. Lo streaming, grazie alla tecnologia adattiva, regola la qualità del video in base alla velocità di connessione, garantendo una fruizione più uniforme.

E’ gratuito dopo l’installazione dell’antenna, mentre lo streaming richiede un abbonamento e il pagamento di una connessione internet. Tuttavia, lo streaming offre una maggiore varietà di contenuti, incluse produzioni originali non disponibili sul digitale terrestre.

L’evoluzione del Digitale Terrestre

Il Digitale Terrestre sta attraversando un’importante fase di rinnovamento, grazie alla riorganizzazione dei MUX che introduce nuovi canali gratuiti e modifica la disposizione di quelli esistenti. Questo cambiamento coinvolge anche la numerazione dei canali, creando un’esperienza più ricca per gli utenti. Alcuni canali cambiano nome o posizione, rendendo necessaria una risintonizzazione per accedere all’intera offerta disponibile.

Per adattarsi a queste modifiche, gli utenti possono scegliere tra due opzioni di sintonizzazione: automatica o manuale. La sintonizzazione automatica è il metodo più semplice, permettendo di aggiornare l’elenco dei canali in pochi passaggi. La modalità manuale, invece, consente di aggiungere canali specifici inserendo direttamente le frequenze corrispondenti. Questo approccio è particolarmente utile per chi desidera personalizzare l’accesso ai contenuti.

Una persona mentre cambia canale (Depositphotos)
Una persona mentre cambia canale (Depositphotos FOTO) – www.buildingcue.it

La nuova offerta

I MUX rappresentano i blocchi tecnici che trasportano i canali televisivi. I principali MUX includono quelli di RAI, Mediaset, D-Free, Cairo e Persidera, ognuno dei quali offre un’ampia gamma di contenuti. Ad esempio, il MUX RAI distribuisce non solo i canali tradizionali, ma anche i TG regionali e contenuti tematici dedicati ad arte, storia e cultura. La disponibilità varia a seconda della regione, con frequenze specifiche per ogni area geografica.

Dal punto di vista tecnico, i MUX utilizzano la modulazione QAM64 con parametri avanzati per ottimizzare la qualità del segnale e la capacità di banda. Ogni blocco può trasportare da 20 a 30 canali, garantendo una maggiore diversificazione dell’offerta. Questo rinnovamento permette agli utenti di accedere a una programmazione più varia e di sfruttare appieno le potenzialità del Digitale Terrestre, mantenendo l’accesso gratuito ai contenuti.