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Dispositivi in casa e consumi elettrici | Stai molto attento a questo: arrivi a fine anno che ti ci vuole un mutuo per pagare le bollette

Uomo disperato vicino al WiFi

Wi-Fi, ecco quando è più dannoso di quanto sembri (Shutterstock Foto) - www.buildingcue.it

Nelle nostre case, c’è un flusso costante di energia che scorre silenzioso, invisibile, sempre presente.

Non lo notiamo, non ci pensiamo, ma è lì, giorno e notte, mentre dormiamo, lavoriamo, ci distraiamo. E continua a girare il suo contatore. Consuma, mentre noi non ci badiamo minimamente e continuiamo a svolgere le nostre attività quotidiane.

Viviamo immersi nella tecnologia, avvolti da onde, segnali, dispositivi che non si spengono mai. Basta guardarsi intorno: una lucina rossa qui, una spia verde là. Nulla si ferma mai davvero. Perché dovremmo preoccuparcene? È normale, giusto?

Le nostre abitudini sono diventate automatismi. Accendiamo e lasciamo acceso. Facciamo partire qualcosa e ce ne dimentichiamo. Ma ogni scelta, anche la più piccola, ha conseguenze. E a fine anno, quando arriva la bolletta, quel flusso invisibile diventa molto concreto.

C’è un dispositivo, in particolare, che non conosce pause. Sempre pronto, sempre attivo. Lo accendiamo una volta e ce ne dimentichiamo. Eppure, è proprio lì che si nasconde uno spreco che nessuno considera.

Il piccolo divoratore silenzioso

Parliamo del modem Wi-Fi. Lui non chiede nulla, non fa rumore, non dà fastidio. Eppure, lavora senza sosta, giorno e notte, senza tregua. Per chi? Per cosa? Per essere pronto nel caso qualcuno, nel cuore della notte, decidesse di guardare un video o controllare un messaggio.

Chi teme effetti sulla salute può stare tranquillo: le emissioni elettromagnetiche di un modem sono irrisorie rispetto ai limiti stabiliti. Nessun pericolo, nessuna paranoia. Gli standard europei impongono regole rigide e i dispositivi domestici rientrano sempre in valori ampiamente sicuri. Quindi, se la paura è quella delle onde invisibili, non c’è motivo di spegnerlo. Ma il problema non è questo. Il vero problema è il consumo continuo e ininterrotto. Anche quando nessuno lo sta usando, il modem continua a lavorare, ad assorbire energia, a far girare il contatore. Un piccolo spreco quotidiano che, sommato, diventa una spesa che incide senza che ce ne accorgiamo.

Persona collega il filo del modem
Wi-Fi, ecco quando va spento assolutamente (Shutterstock Foto) – www.buildingcue.it

Spreco o scelta consapevole?

Lasciare il modem acceso 24 ore su 24 significa spendere, senza nemmeno accorgersene, circa 50-60 euro l’anno. Non è una cifra che fa tremare i polsi, ma moltiplicata per tutti gli altri dispositivi sempre attivi diventa una voce di spesa che pesa. In un periodo in cui l’energia ha costi sempre più alti e l’attenzione ai consumi è diventata fondamentale, anche i dettagli contano. E poi c’è l’usura. Un modem che non riposa mai si consuma prima, si surriscalda, invecchia in fretta. Questo significa che la sua durata si accorcia, aumentando la probabilità di guasti e la necessità di sostituzione. In pratica, non solo paghiamo di più in bolletta, ma ci ritroviamo anche a dover acquistare un nuovo dispositivo prima del previsto.

Spegnere il modem di notte o nei momenti di inutilizzo è un gesto semplice, quasi banale, ma con un impatto concreto. Si riducono i consumi, si allunga la vita dell’apparecchio e si fa una scelta più consapevole. Forse non cambierà il mondo, ma di certo farà bene al portafoglio e all’efficienza della nostra casa. E alla fine, sono proprio le piccole abitudini a fare la differenza.