Due italiani su 3 non comprano casa: i motivi

Comprare casa è sempre più difficile, anche nel Paese dove investire sul mattone è un fenomeno culturale. Cosa sta succedendo? Acquistare una casa con un mutuo non porta sempre a terminare l’operazione con una compravendita. Infatti, le famiglie si devono scontrare con le garanzie richieste dal settore bancario, che non può dare fiducia anche per quanto sta avvenendo sul piano internazionale e per le previsioni di spesa. Cosa avviene sul mercato immobiliare e quali motivazioni emergono dalle ultime rilevazioni? Ecco cosa c’è da sapere e quali sono le difficoltà delle famiglie in cerca di casa.

La ricerca Nomisma

Il 17esimo Rapporto sull’Abitare, realizzato da Nomisma e Crif, ha analizzato il mercato immobiliare con la presentazione ufficiale dello scorso 7 novembre. Tra le motivazioni che sarebbero emerse dallo studio – stando a quanto riportato da Fanpage – ci sarebbe l’aumento dell’inflazione, che avrebbe tolto potere d’acquisto a 3 famiglie su 5, anche quando si parla di investimenti importanti come l’acquisto di una casa. Le famiglie composte da una sola persona e o da molte persone hanno difficoltà ad accedere a prestiti e mutui, ma non solo. Anche poter firmare un contratto di locazione sarebbe difficile per la maggior parte degli italiani, perché le prospettive di crescita dell’Italia si sarebbero abbassate. Così anche la fiducia nel rientrare nel credito sarebbe venuta meno. Solo 3 milioni di famiglie avrebbero dichiarato di voler comprare una casa nei prossimi 12 mesi, ma solo 980 mila italiani sarebbero in grado di affrontare questa spesa importante. Le previsioni per il 2024 erano più basse, di circa 700 mila persone. Sale così anche il numero di cittadini che sceglie di puntare sull’affitto, dal 56% del 2023 al 59,3% del 2024, con le difficoltà che abbiamo appena evidenziato. Le famiglie che pensano di stare in affitto per più di 6 mesi, però, sarebbero diminuite secondo il rapporto. La differenza va dal 5% della precedente rilevazione al 3,3% di oggi. Secondo gli addetti ai lavori, i due dati non sarebbero in contraddizione. Infatti, emergerebbe un’offerta che non risponderebbe alle esigenze di chi cerca nel mercato degli affitti.

Appartamento di nuova costruzione (Pexels Foto) – www.buildingcue.it

Cosa succede nel mercato immobiliare

Le famiglie che scelgono il mutuo sono in calo del 2,3%, ma scenderebbe anche il numero di famiglie che avrebbe difficoltà a pagare le rate dal 6% della precedente rilevazione al 4,3% di oggi. Stando al Rapporto, quindi, per le famiglie sarebbe sempre più difficile anche solo pensare di avere una casa di proprietà, in un Paese che dal lato degli affitti deve affrontare altre emergenze. Come riportato in una delle ultime puntate di Mi manda RaiTre, i proprietari oggi hanno la possibilità di accedere ai contratti transitori di locazione e di approfittare della ventata turistica delle grandi città. In questo modo per un proprietario sarebbe più conveniente rivolgersi all’affitto transitorio per qualche tempo, piuttosto che scegliere un contratto a lungo termine. Questa criticità riguarderebbe anche gli studenti fuori sede, costretti a pagare canoni di affitto altissimi. I casi di Bologna e di Milano, con stanze che variano dai 500 agli 800 euro al mese, sarebbero una realtà per molti giovani.

Agglomerato di casa (Pexels Foto) – www.buildingcue.it
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Annarita Faggioni