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Efficienza naturale: i castori realizzano una diga prima della burocrazia ceca

La presenza degli animali si è rivelata fondamentale per la salvaguardia di un ecosistema. Sono stati capaci addirittura di superare la burocrazia

In un’area protetta localizzata a sud di Praga, capitale della Repubblica Ceca, i funzionari dell’agenzia locale che si occupa della tutela dell’ambiente ha scoperto un’opera davvero peculiare, realizzata direttamente dagli abitanti dell’ecosistema. Più precisamente ci troviamo a Brdy, inserita nella lista dei territori protetti già dal 2015.

Ciò fa sì che l’area, precedentemente occupata da un terreno per garantire l’addestramento militare, sia ora prevalentemente trafficata da ciclisti ed escursionisti. Negli ultimi anni era stata evidenziata una problematica relativa alla possibilità che le acque dei laghi si mischiassero con il corso d’acqua che attraversa la zona, il Klabava, generando disagi alle specie faunistiche che abitavano quelle stesse acque, tra le quali i gamberi di torrente, già esemplari protetti.

Nel 2018 si era, perciò, resa necessaria la costruzione di una diga che sbarrasse un fossato di scolo, precedentemente edificato per mano delle truppe militari che lì erano solite addestrarsi. L’agenzia per la tutela dell’ambiente ceca aveva inizialmente stanziato circa 30 milioni di corone ceche per compiere tale opera, ma la fitta presenza nella zona dei castori ha nettamente anticipato il loro lavoro, non facendo sborsare un solo centesimo all’ente.

In attesa dei permessi opportuni a realizzarla effettivamente, i castori hanno inconsapevolmente provveduto a fornire alla zona di Brdy uno sbarramento sulla diga. Ma scopriamo più nel dettaglio che cosa è successo.

Una risoluzione al problema realmente efficace

Come detto, l’idea di edificare quest’opera partì già nel 2018, ma si trovò costretta ad uno stand-by della durata di sette anni, causa dissapori tra l’agenzia che ha in mano la gestione dell’area protetta e l’ente che si occupa dei fiumi cechi riferenti al bacino della Moldava. E prima che le questioni burocratiche venissero risolte in modo opportuno, una famiglia di otto castori ha anticipato tutti, costruendo quattro sbarramenti sul fossato.

La reazione dell’agenzia per la tutela dell’ambiente? Assoluta approvazione per quanto avvenuto, indicando come l’opzione di non mettere mano agli sbarramenti naturalmente costruiti rappresentasse la migliore scelta. In questo modo le acque del fiume Klabava potranno restare al sicuro dal pericolo delle alterazioni di PH dovute all’ipotetica mescolanza con le acque lacuali e anche gli ecosistemi locali potranno usufruire di particolari benefici. Infatti, le zone umide come l’area protetta di Brdy presentano una non indifferente ricchezza di biodiversità, ospitando ed offrendo nutrimenti a uccelli, pesci e crostacei, solo per citarne alcuni.

La diga realizzata dai castori (AOPKCR foto) – www.buildingcue.it

I castori e la loro attività

Ad assicurare l’equilibrio e a ribassare i rischi per un’ambiente comunque molto fragile, specie per quanto riguarda i bacini idrici, ci hanno pensato proprio i castori, la cui creazione è arrivata ad inondare una parte del parco, generando proprio una zona umida. Se è vero che nelle intenzioni iniziali dell’agenzia di tutela ambientale era prevista anche la realizzazione di un simile ecosistema, è altrettanto chiaro come l’opera dei castori superi di gran lunga i progetti antropici. I castori eurasiatici – noti come Castor Fiber – sono la specie che abita la zona protetta della Cechia e si distinguono molto rispetto ai ‘cugini’ nordamericani.

Sono noti proprio per la costruzione di dighe e sbarramenti attraverso la modellazione e la lavorazione del legno, che spesso finiscono per risultare d’intralcio rispetto alle volontà costruttive e produttive dell’uomo. Sono state molte, anche per questo, le azioni che privati cittadini e governi in tutta Europa hanno intrapreso per contrastare lo svolgimenti di tali opere da parte dei castori; a partire della caccia, che nei secoli a dietro aveva costretto la specie quasi alla totale estinzione. Ma è stata proprio l’agenzia ambientale locale ad intervenire sull’argomento, affermando che, non essendo presente popolazione nei pressi di Brdy, le volontà antropologiche e quelle animali non entreranno in conflitto negli anni a venire.

Published by
Flavio Forlini