Architettura

Emissioni zero dal 2050, da Berlino le risposta per l’architettura

L’obbiettivo europeo Emissioni zero dal 2050 ha scosso il mondo. Di riflesso sono nate le prime risposte in tutti i campi di innovazione. Le ultime novità per l’architettura sostenibile, soprattutto per l’edilizia residenziale, provengono dalla capitale tedesca Berlino. La Germania da sempre è luogo fertile per la nascita di nuove correnti culturali e artistiche, basti pensare alle avanguardie di inizio ‘900. Anche in architettura fu così grazie alla nascita del Bauhaus, che nel 2019 ha compiuto cento anni di storia, la cui memoria è ancora fonte di ispirazione per l’intera Europa. Dopo la caduta del muro di Berlino, però, la capitale tedesca è rimasta impigliata in un’architettura, soprattutto nel centro storico, statale di pietra e nostalgica. Nuovi finanziamenti e innovazioni puntano però a stravolgere questo paradigma.

Tutto nasce dall’obbiettivo delle Emissioni zero dal 2050, sottoscritto dalle nazioni europee. La politica locale si è soffermata sul settore edile che da solo è la causa del 40-50% delle emissioni di CO2, cercando di limitare l’uso dei materiali maggiormente inquinanti. L’uso di soli materiali naturali e rinnovabili sarà obbligatorio presto nello stato federale di Brandeburgo. Per tale motivo cresce l’interesse per i metodi di costruzione ibridi e per il legno. Prevedendo questo percorso, nei mesi scorsi sono sorti nella periferia di Berlino esempi di architettura contemporanea sostenibile.

Come cambierà l’architettura per raggiungere emissioni zero dal 2050

Sebbene il legno sia ancora lontano dal sostituire completamente il cemento nell’industria delle costruzioni in generale, la percentuale di edifici in legno a Berlino e dintorni è in aumento. Attualmente, la città sta progettando il più grande complesso residenziale del mondo in legno come materiale principale sul sito dell’ex aeroporto di Tegel, mentre un investitore privato cerca di realizzare il grattacielo in legno più alto d’Europa a Kreuzberg. Di seguito si analizzeranno tre progetti ultimati di recente, che possono essere un faro per l’architettura sostenibile con l’obbiettivo delle emissioni zero dal 2050.

zellermoye.com – Casa Koris

Casa Koris

A circa 50 chilometri da Berlino la coppia di architetti Zeller e Moye hanno progettato questa casa unifamiliare. E’ collocata all’interno di una delle bellissime pinete della zona, in cui sono presenti anche esemplari di abeti. Per realizzare i suoi 130mq in un solo livello non è stato abbattuto nessun albero della zona, infatti si colloca in un’area libera. Le stesse fondazioni sono molto superficiali e rialzano la casa rispetto al terreno per salvaguardare ancora di più il luogo. Per un costo di 230.000€ di lavori, escluso l’arredo, si è riuscito a realizzare un edificio completamente in legno, dalla struttura ai rivestimenti.

metropolitanschool.com – l’intervento per l’ampliamento della Metropolitan School di Berlino

L’ampliamento della Metropolitan School di Berlino

Realizzato nel quartiere di Mitte, l’ampliamento conta in un nuovo piano con struttura prefabbricata in legno. E’ stato fatto per permettere la dotazione di un nuovo auditorium, di una biblioteca, di aule e di una sala di musica. I progettisti del consolidamento del 2004 hanno previsto possibili ampliamenti, così l’hanno dimensionata per resistere a carichi molto più grandi rispetto a quelli da normativa. A causa del peso ridotto del legno, non sono state necessarie ulteriori fondazioni o rinforzi degli edifici esistenti. Il tetto è rivestito di rame morbido e lucente, l’interno il legno è lasciato completamente a vista.

zrs.berlin – Edificio nel Tierpark di Berlino in costruzione

Recupero dell’edificio amministrativo del Tierpark Berlin

Progettato dal famoso studio tedesco ZRS nello zoo orientale di Berlino. L’edificio risale agli anni ’60 ed era in pessime condizioni, afflitto da un caldo opprimente in estate e da correnti d’aria gelide in inverno. I dipendenti affermavano di essere stati quasi completamente esposti alle intemperie, come se stessero lavorando in una tenda piuttosto che in un edificio. Sostituendo la facciata, l’edificio è stato salvato, insieme a tutta l’energia e all’inquinamento necessari per ricostruirlo. Questo è, quindi, un importante esempio per raggiungere le emissioni zero dal 2050. ZRS ha progettato una nuova facciata di pannelli prefabbricati in legno con isolamento in cellulosa.A causa del peso ridotto dei pannelli in legno, non sono stati necessari rinforzi aggiuntivi. La robusta struttura in cemento, ma anche gli armadi a muro, i pavimenti in terrazzo e i soffitti acustici sono gli stessi del vecchio edificio.

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Marcello Raiano