Energia eterna, ecco come ottenerla | L’Islanda ha pensato ai suoi vulcani: dovremmo farlo anche noi
Ottenere energia infinita. In Islanda stanno adattando l’energia rilasciata dai vulcani, in cosa consiste.
Negli ultimi decenni, il tema dell’energia è diventato centrale nei dibattiti sulla sostenibilità ambientale e sul futuro del nostro pianeta. Tra le soluzioni proposte per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della crescente domanda energetica, le energie rinnovabili emergono come una risposta concreta e necessaria.
Queste fonti di energia, che si rigenerano naturalmente, rappresentano non solo un’opportunità tecnologica, ma anche una responsabilità verso le future generazioni. Le energie rinnovabili comprendono diverse tecnologie che sfruttano le risorse naturali disponibili in abbondanza.
Tra queste, l’energia solare si distingue per la sua versatilità: i pannelli fotovoltaici, installati sui tetti delle case o in grandi impianti, trasformano la luce del sole in elettricità, mentre i sistemi solari termici forniscono calore per usi domestici o industriali.
Un’altra fonte importante è l’energia eolica, che sfrutta la forza del vento attraverso turbine posizionate sulla terraferma o in mare aperto. Accanto a queste, l’energia idroelettrica, ottenuta dal movimento dell’acqua, e l’energia geotermica, che sfrutta il calore naturale del sottosuolo, rappresentano soluzioni consolidate in molti Paesi.
Una nuova scoperta
Una nuova scoperta sta catturando l’attenzione degli esperti a livello globale. Si tratta di un’innovativa combinazione di tecnologia e sostenibilità, con il potenziale di trasformare radicalmente il futuro energetico. Una tecnologia storica, apparentemente dimenticata, sta vivendo una rinascita: la batteria al nickel-ferro, progettata oltre un secolo fa da Thomas Edison.
Un tempo impiegata nei veicoli elettrici, questa invenzione sta ora trovando un’applicazione sorprendente nella produzione di idrogeno verde, aprendo scenari promettenti per la gestione delle risorse energetiche e per il progresso verso una maggiore sostenibilità ambientale.
In cosa consiste il progetto
Il progetto Krafla Magma Testbed (KMT) in Islanda punta a rivoluzionare l’energia geotermica. Avviato nel 2017, mira a perforare il vulcano Krafla per accedere alla sua camera magmatica. Previsto per il 2026, questo progetto ambizioso intende migliorare la comprensione dei fenomeni vulcanici e ottimizzare l’estrazione di energia geotermica ad alta temperatura. L’Islanda, leader mondiale nel settore, già ricava oltre il 70% della sua energia da fonti geotermiche, utilizzata anche per il riscaldamento urbano di Reykjavík, dimostrando il potenziale di questa risorsa rinnovabile.
Oltre alla geotermia, innovazioni come la batteria al nickel-ferro e il Battolyser stanno trasformando il panorama energetico globale. Il Battolyser combina batterie ed elettrolizzatori per produrre idrogeno verde da fonti rinnovabili come solare ed eolico, offrendo anche accumulo energetico per stabilizzare la rete. Con un’efficienza dell’85%, è più economico e scalabile rispetto ad altre tecnologie. Battolyser Systems prevede impianti fino a 500 MW entro il 2026, accelerando la produzione di idrogeno sostenibile. Questi sviluppi dimostrano il potenziale delle tecnologie avanzate per ridurre le emissioni di carbonio e affrontare il cambiamento climatico.